In Germania, che in 24 ore ha contato 21.237 nuove infezioni da coronavirus e 1.019 morti, il ministro della Salute Jens Spah, in questi giorni esposto al fuoco incrociato dell’opposizione e dell’Spd al governo, si è difeso spiegando di aver ordinato dosi «sufficienti, più che sufficienti» di vaccino a diversi produttori, e non soltanto all’azienda per le biotecnologie tedesca BioNTech, che ha sviluppato il suo rimedio con la casa farmaceutica statunitense Pfizer, ma che a causa delle strozzature nella produzione, non è stato possibile consegnare le fiale immediatamente.

La promessa è che entro l’estate nel Paese vi saranno dosi sufficienti per chiunque lo desideri.

Il ministro ha inoltre confermato il sostegno del governo federale all’avvio della produzione del vaccino nell’impianto di BioNTech a Marburgo, che l’azienda prevede di attivare a febbraio.