Lafayette, Louisiana, 5 Agosto 2020. La polizia cerca di fermare Donald Guitry, 42 anni, armato di coltello. Guitry scappa su una macchina rubata, la polizia lo insegue, lo raggiunge, lo convince ad arrendersi senza fare problemi e lo arresta tranquillamente senza bisogno di sparargli o prenderlo per il collo.

Lafayette, Louisiana, 21 agosto 2020. Un uomo con un coltello sta “dando fastidio” in un parcheggio. La polizia interviene, lui si allontana a piedi; lo seguono, cercano di fermarlo col taser che non funziona e infine, mentre sta entrando in un negozio, senza che abbia mai dato segno di voler aggredire nessuno, gli sparano alle spalle e lo ammazzano.

[do action=”citazione”]Due storie parallele, con una divergenza: Donald Guitry è bianco, ed è vivo; Rayford Pellerin era nero, ed è morto.[/do]

 

Il giorno dopo, a Kenosha, Wisconsin, la polizia è chiamata per una lite domestica. Arrivano sul posto e individuano una persona, un certo Jacob Blake che, secondo alcune testimonianze, sta cercando di mettere pace fra i litiganti. Blake è disarmato, in jeans e maglietta. Mentre sta risalendo in macchina, gli agenti gli sparano almeno sei volte alla schiena, davanti ai suoi tre figli.

Secondo il giornale locale, nel Sudest del Wisconsin la polizia ha ucciso almeno 18 persone negli ultimi 20 anni. In quasi nessun caso sono stati presi provvedimenti nei confronti degli agenti coinvolti.

Durante i primi giorni di protesta per l’assassinio di George Floyd, ai primi di giugno, i media avevano riferito di diversi casi in cui agenti di polizia avevano espresso solidarietà nei confronti della vittima e preso le distanze dai loro colleghi col grilletto facile. Dopo di allora, non se ne è più parlato.

Nei primi sette mesi del 2020, le persone uccise dalla polizia sono 558; non meno di 113 persone, quasi due al giorno, sono gli uccisi a giugno e luglio, dopo l’assassinio di George Floyd.

Per agosto, le statistiche non sono ancora disponibili, il mese non è ancora finito. Jacob Blake è in ospedale, tra la vita e la morte.