«Per Genova aperta, accogliente e solidale» ieri hanno sfilato in diecimila nel capoluogo ligure in solidarietà con i migranti e per chiedere l’accoglienza dei salvati della Sea Watch, in rada davanti a Siracusa. «Migliaia di persone sono oggi in piazza per un città e un paese che accoglie e che non respinge, per l’apertura immediata dei porti e di corridoi umanitari sicuri», spiegano dall’Arci Liguria, una delle 130 associazioni della manifestazione. Dalla Stazione Marittima il corteo ha raggiunto piazza Matteotti. Quando è arrivato all’altezza del Museo del Mare – dove sorgerà il Museo delle migrazioni – sono state gettate in acqua corone di fiori in ricordo dei migranti morti in mare. Ad aprire il corteo centinaia di scout in divisa. «Come diceva don Gallo, nessuno libera un altro, ci si libera tutti insieme. Qui stiamo lavorando tutti insieme, scout, giuristi, scuole, medici, giornalisti, dal mondo cattolico alle militanze sociali, per cancellare la vergogna delle leggi di Salvini», dice Megu Chionetti, presidente della Comunità San Benedetto al Porto. L’appuntamento genovese è uno dei molti, collegati fra loro, che porterà alla manifestazione nazionale del 2 marzo a Milano, dal titolo «people- prima le persone».