Commissario straordinario a Genova sarà un manager di Fincantieri, il suo primo e più importante compito sarà quello di affidare la ricostruzione del ponte sul Polcevera a Fincantieri.

Arrivato finalmente il decreto «urgenze» al Quirinale, arrivata subito la firma di Mattarella, viene fuori anche il nome del commissario che sarà nominato dal presidente del Consiglio. E anche questa sembra una sfida all’Europa, che prevede regole precise per affidare appalti del genere con una gara trasparente.

Lo prevederebbero anche le regole nazionali (il codice degli appalti) ma a quelle il commissario potrà derogare. Si tratta di Claudio Gemme, 70enne, genovese, direttore della divisione sistemi e componenti di Fincantieri, cioè l’azienda che Di Maio e Toninelli indicano un giorno sì e l’altro pure come quella che dovrà ricostruire il ponte. Escludendo Autostrade, com’è previsto dal decreto che però così non può escludere – ma al contrario prevede e anzi «copre» finanziariamente con 30 milioni l’anno di soldi pubblici per dodici anni – che a pagare il nuovo viadotto autostradale sarà lo stato.

Gemme era stato tra i possibili candidati del centrodestra come sindaco di Genova e la sua scelta premia evidentemente la Lega, tanto è vero che era stato proprio Salvini a suggerirne l’identikit quando aveva parlato di «un manager genovese coinvolto direttamente nel disastro»: possiede infatti uno degli appartamenti sotto il ponte che è stato sgomberato.

«La ricostruzione del ponte partirà adesso alla velocità della luce» si è sentito di dire ieri Di Maio. Per Fincantieri uno dei primi problemi da risolvere sarà quello di procurarsi le attestazioni necessarie per costruire un’opera come il nuovo ponte sul Polcevera. Al momento, come Gemme saprà bene, ne è priva.