Alcuni artisti musicali vivono così ai margini della cultura ufficiale e riescono a essere così trasgressivi, controversi e controcorrente da risultare, imprevedibilmente e loro malgrado, iniziatori di nuovi movimenti, destinati poi a diventare mainstream. La loro maledizione è che proprio quel mainstream che ne ha inghiottito le idee non li riconosce più come pionieri e tende a dimenticarli. Questo discorso può essere sicuramente fatto per Genesis P-Orridge, scomparso lo scorso 14 marzo a New York all’età di 70 anni, ucciso dalla leucemia. Era nato a Manchester con il nome di Neil Andrei Megson, ma le sue identità, personali e artistiche, si sono sempre rivelate mutevoli e imprevedibili. La sua ultima incarnazione, per un artista in cui la vita era un’estensione dell’arte, è stata quella di Genesis Breyer P-Orridge una metamorfosi transgender, ma in realtà plurale, che aveva assunto insieme alla sua compagna Lady Jaye (Jacqueline Breyer) e che li aveva spinti ad identificarsi in un’unica persona definita «pandrogina» (il «pandrogeny project»).
ABOLIRE LE REGOLE
La sua vocazione trasgressiva si manifestò negli anni in cui frequentava l’università di Hull dove fondò un magazine studentesco che venne ben presto sequestrato. Abbandonò così gli studi e nel 1969 andò a Londra dove entrò a far parte di una comunità hippie chiamata Transmedia Explorations la cui unica regola era quella di abolire le regole, tanto da costringere i propri membri a non dormire mai due volte nello stesso posto, a non rispettare nessun orario e a vestirsi con abiti pescati a caso da una cesta. L’esperienza fu la premessa della sua prima creatura artistica, il collettivo CUOM Transmission a cui ben presto venne aggregata Christine Carol Newby che sceglierà il nome d’arte operistico di Cosey Fanni Tutti.
Il gruppo passò da performance pubbliche quasi carnevalesche a spettacoli la cui unica intenzione era sorpassare ogni limite. Nel suo libro di memorie Art Sex Music Cosey Fanni Tutti ha ricordato come gli spettatori scappassero disgustati e che le esibizioni del gruppo si concludessero a volte con gli interpreti «incatenati insieme, cosparsi di piscio, vomito e sangue». Sorprende quindi pensare che il collettivo si esibì nel ‘76 a Milano, nel bel mezzo della Galleria Vittorio Emanuele II, per una performance che a giudicare dalle foto fu molto meno trasgressiva, ma non meno surreale. La relazione tra Genesis P-Orrige e Cosey Fanni Tutti fu umana e artistica e sconfinò, non di rado, nell’abuso. Arte e vita erano la stessa cosa. Nell’ottobre del 1976 all’Istituto d’Arte Contemporanea di Londra venne inaugurata la mostra Prostitution dei CUOM Transmission.
Il contenuto era così provocatorio che un parlamentare inglese definì gli autori «distruttori della civiltà occidentale». L’esposizione pose fine al collettivo artistico, ma fu il punto di origine di una nuova mutazione. Nacquero infatti in quell’occasione i Throbbing Gristle, quartetto musicale in cui Orridge e Fanni Tutti affiancavano il fotografo Peter Christopherson e, il musicista (di fatto l’unico del gruppo), Chris Carter. L’esperienza della performance art estrema si sublimava nella musica rock, in un momento in cui in Inghilterra stava per esplodere il punk.
Non supportati da un vero background musicale, ma motivati a portare nell’ambito del suono le esperienze trasgressive, i Throbbing Gristle divennero sperimentatori e fondatori di quello che oggi viene definito industrial rock. Dalla musica scompariva la melodia in un collage di rumori e di suoni dissonanti ispirati dal cut-up letterario di William Burroughs che Orridge aveva conosciuto di persona nel 1971.
In un’epoca antecedente al digitale, l’uso frequente di campionamenti, di sottofondi distorti, di voci deformate elettronicamente rappresentò un salto evolutivo nel panorama musicale.
MANIFESTO INDUSTRIAL
Il manifesto di questo stile fu il loro album di esordio The Second Annual Report del 1977. «In modo molto concreto – aveva detto Genesis P-Orridge in una recente intervista – spazzò completamente il campo in termini di cosa era possibile fare con la musica nell’ambito dell’elettronica. Era un’affermazione che tutto può essere parte della musica, ogni suono può farne parte. Il silenzio ne è parte. Il suono della gente che l’ascolta ne è parte. Era un approccio post-John Cage all’idea di suono. Ma ancora una volta eravamo ispirati dagli esperimenti cut-up di Brion Gysin e William Burroughs».
Date le loro origini, i Throbbing Gristle sposarono la loro musica con performance basate sempre sulla provocazione spesso incentrando il loro impatto scenico sul concetto dell’omologazione. Ha ricordato Cosey Fanni Tutti: «Vestivamo delle uniformi perché giocavamo con l’idea di come l’uniformità aiuti a vendere. Questo ci affascinava. E alla fine vedemmo come funzionava. A un nostro concerto a Londra gli spettatori erano tutti in uniformi militari. No, no, no! Noi non volevamo seguaci». Ma non tutti i pubblici erano fatti di fan, spesso la band veniva cacciata dal palco o si trovava a scontrarsi con astanti perplessi dai loro show. I Throbbing Gristle non ebbero vita lunga. Nel 1981, dopo tre album tra cui l’acclamato 20 Jazz Funk Greats, Cosey interruppe la tormentata relazione con Orridge e diventò la compagna di Chris Carter. La band si sciolse. Il loro disco postumo del 1982 Journey Through a Body era un progetto di radio arte inciso presso gli studi Rai a Roma nel marzo del 1981. L’eredità di questa avanguardia verrà raccolta quasi vent’anni dopo quando le idee sonore e anche sceniche della band diventeranno la base del successo da milioni di dischi di artisti come i Nine Inch Nails di Trent Reznor e Marilyn Manson. Un’eredità riconosciuta dai protagonisti, ma da pochi altri. «I Throbbing Gristle mi sconvolsero – ha riconosciuto Reznor -. Ero molto interessato all’idea di sound design. E del sound design come musica. Scoprii che il rumore poteva essere musica. In questo sono stato l’ultimo arrivato­».
AVANGUARDIA POP
Il folle avanguardismo di anni prima era diventato parte del pop. Genesis P-Orridge non ha mai alzato il piede dall’acceleratore della sua creatività. Sciolti i Throbbing Gristle arrivarono gli Psychic TV, un progetto di cui era di fatto l’unico membro stabile e che ha prodotto una discografia composta da più di 100 album tra cui innumerevoli dischi live. Con questo progetto ha riscoperto dapprima una musica tradizionale, con qualche concessione al pop. Poi si è indirizzato verso ritmi sempre più ballabili sino a diventare un riferimento della scena acid-house e techno per poi ritornare negli anni ’90 a frequentare le frontiere che aveva esplorato con i Throbbing Gristle che, inevitabilmente, finirono per riformarsi dal 2004 al 2010 tornando in tour e pubblicando tre album.
Ma dal 1993 la vita di Genesis P-Orridge fu sconvolta dall’incontro a New York con Lady Jaye, conosciuta in un locale sadomaso, e diventata sua musa e molto di più. I due infatti giurandosi amore eterno si imbarcarono in un progetto di identificazione reciproca che doveva portare, nella loro visione, a diventare due versioni della stessa persona asessuata, intraprendendo addirittura delle operazioni di chirurgia estetica per identificarsi anche somaticamente. Dalla morte di Lady Jaye, avvenuta nel 2007, Genesis Breyer P-Orridge ha continuato a parlare di sé al plurale: «Non solo ci amavamo, volevamo diventare l’uno come l’altra». L’artista e la sua opera erano diventati la stessa cosa.