Si continua a parlare di «accordo imminente», mediato dall’Egitto, tra Israele e Hamas per scongiurare un’offensiva israeliana contro Gaza e arrivare a una tregua lungo termine. Secondo al Jazeera l’intesa sarebbe stata raggiunta alla vigilia delle manifestazioni di sabato scorso a Gaza, nel primo anniversario della Grande marcia del ritorno. Ciò ha evitato un massacro di dimostranti palestinesi lungo le linee con Israele. I manifestanti, aggiunge la tv qatariota, si sono tenuti a distanza dalle postazioni israeliane e che i cecchini dell’esercito dello Stato ebraico hanno limitato gli spari. I fatti dicono che le cose sono andate in modo diverso. Sono stati ben cinque i giovani palestinesi uccisi dal fuoco dei militari ed il numero totale delle vittime è salito a 271. Per il quotidiano di Hamas Al Risala, l’accordo invece sarebbe stato raggiunto domenica notte e prevede concessioni da parte di Israele: il via libera all’aumento delle donazioni del Qatar, da 15 a 40 milioni di dollari, per il pagamento dei dipendenti pubblici di Gaza; l’estensione della zona di pesca da 9 a 12 miglia nautiche; l’aumento delle forniture elettriche. Hamas da parte sua conterrà le proteste lungo le linee di demarcazione e agirà per impedire che nessuna delle fazioni armate palestinesi spari razzi o colpi di mortaio verso il territorio israeliano. Queste indiscrezioni, come quelle circolate nei giorni scorsi, continuano a non aveva conferma da parte del governo Netanyahu.