Il cyber-bullo Maurizio Gasparri non si placa. Dopo aver chiamato Fedez «coso dipinto» che «ispira pena» (per la sua foto con un cartello «#Stopinvasione della Lega»! Io accolgo migranti in casa. Gratis!») si è poi distinto rivolgendosi così a una ragazza che difendeva il rapper («quel ’coso colorato’ è una persona pulita, a differenza tua che sei sporco e te la credi»): «Meno droga, più dieta. Messa male». Ieri Fedez, su Fb, ha scritto che «se la ragazza insultata dal vice presidente del Senato decidesse di rivalersi tramite vie legali, sarò felice di sostenere il costo dell’azione», «per me il rispetto, in particolar modo da parte di chi detiene il potere, è la base della democrazia rappresentativa e della società civile stessa. Altrimenti serve a poco sdegnarsi e stupirsi dei ragazzini torturati negli autolavaggi e fare le campagne ministeriali anti bullismo». Ma Gasparri insiste: «Chieda scusa lei». Anzi: «Mi è stato detto ’sporco’, la querela la farò io. Vuol dire che il mio avvocato vorrà denunciare i genitori di questa ragazza, se lei è minorenne».