«Entra il futuro nell’VIII Municipio». Basterebbe la biografia di Amedeo Ciaccheri a giustificare lo slogan scelto dalla coalizione di centrosinistra per la tornata elettorale di domenica prossima: 29 anni, studente di filosofia, educatore sociale ma soprattutto attivista politico – militante del centro sociale La Strada e per cinque anni consigliere municipale – il candidato minisindaco che secondo gli ultimi sondaggi pubblici si attesterebbe già oltre la soglia del 42%, è la dimostrazione vivente di come la moda dell’antipolitica possa essere facilmente contrastata e posta sul viale del tramonto.

Secondo l’ultimo rilevamento pubblicato prima del silenzio elettorale, infatti, in questo quadrante a nord-est di Roma che con i suoi 131 mila abitanti si estende dalla Garbatella, Ostiense e San Paolo verso Tor Marancia, Tre Fontane, ingloba parte dell’Appia antica e arriva fino a Castel di Leva, il Movimento 5 Stelle che ha vinto due anni fa le elezioni sarebbe già fuori dall’eventuale ballottaggio. A distanza da Ciaccheri ci sarebbe il prescelto del centrodestra Simone Foglio con il 26,5% delle preferenze, mentre il candidato a 5 Stelle Enrico Lupardini sarebbe fermo al 20,4%.

La presidenza del pentastellato Paolo Paci, eletto nel 2016, è durata appena nove mesi, prima della rotta di collisione con il suo stesso partito e le dimissioni. Da allora, l’VIII Municipio, che negli ultimi quindici anni è sempre stato governato dalla sinistra (Prc prima, Sel poi), è entrato in regime di commissariamento ma senza un commissario: tutte le deleghe sono state avocate a sé dalla stessa sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ne ha fatto un cattivo uso, come racconta Amedeo Ciaccheri, «lasciando agli uffici la gestione amministrativa, paralizzando ogni scelta politica e quindi il governo del territorio». «In questi due anni la qualità della vita è peggiorata in tutto il Municipio. Sono stati chiusi l’asilo nido più grande della zona senza aprire mai il cantiere per la ristrutturazione, le ludoteche e le sedi delle associazioni del terzo settore che integravano il ruolo dell’amministrazione nel fornire servizi alla cittadinanza. E poi – continua Ciaccheri – non sono stati affrontati i grandi nodi urbanistici del territorio: i mercati generali, l’ex Fiera di Roma, la convenzione per riqualificare Piazza dei Navigatori».

Ma è l’astensione a preoccupare il candidato supportato da 5 liste (quella con il suo nome, Super 8, altre due liste civiche, Pd e LeU, mentre Potere al Popolo corre da sola ma secondo i sondaggi si ferma al 2,3%, sotto Casa Pound) e che ha raggruppato attorno a sé oltre 100 candidati consiglieri «rappresentativi di tutti i quartieri del nostro municipio e di tante realtà sociali differenti». «A parte la campagna elettorale pro domo sua degli ultimi giorni, la sindaca Raggi si è dimenticata di questo appuntamento elettorale. Noi – conclude Ciaccheri – stiamo facendo il massimo sforzo per sensibilizzare al voto ma nel nostro lavoro porta a porta, nelle centinaia di iniziative fatte in tutto il territorio, notiamo tanta disinformazione. La vera sfida è contro l’astensione».