I risultati finali delle prime elezioni democratiche svoltesi In Gambia dicono che Adama Barrow si riconferma presidente della Repubblica con il 53% dei voti. In abito tradizionale bianco, dall’alto di una tribuna, ha salutato sorridente i suoi sostenitori dichiarandosi «fiducioso per il futuro democratico del paese».

Barrow è notevolmente cambiato da quando, nel dicembre 2016, dopo 22 anni di dittatura sotto Yahya Jammeh era stato nominato dalla società civile e dai principali partiti politici «presidente del compromesso» al posto di Ouseinou Darboe, storico oppositore del regime di Jammeh, all’epoca in prigione e «non eleggibile».

Fu la Comunità economica dell’Africa Occidentale (Cedeao) ad avviare nel gennaio 2017 l’operazione «Restore Democracy», concedendo a Jammeh 2 giorni di tempo per riconoscere la vittoria del suo avversario. Solo dopo l’ingresso dei militari della Cedeao nella capitale Banjul il dittatore fu costretto all’esilio nella Guinea Equatoriale, il 22 gennaio 2017, e fu possibile il rientro di Barrow, fuggito in Senegal per possibili ritorsioni.
Da allora Barrow ha preso sempre più confidenza con il potere, rinnegando la promessa iniziale di rimanere come presidente solo per 3 anni e creando il suo partito, il National People’s Party (Npp), grazie anche al sostegno della comunità internazionale e alla sua intima amicizia con il presidente senegalese Macky Sall.

Tra le sfide e le promesse che lo attendono nel secondo mandato ci sono: l’attuazione delle raccomandazioni della Commissione verità, riconciliazione e riparazione per le vittime dell’ex regime, la riforma costituzionale e soprattutto lo sviluppo economico, in un paese dove quasi la metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

Sul fronte politico, la rielezione di Barrow è stata duramente contestata dal suo mentore Ousainou Darboe, leader del Partito democratico unito (Pdu) arrivato secondo con il 27%. «Rifiutiamo i risultati ufficiali e ci riserviamo il diritto di intraprendere qualsiasi azione legale – ha annunciato Darboe – ma nel frattempo invitiamo tutti i gambiani a rimanere calmi e pacifici».

Scontri si sono comunque verificati con decine di feriti nella serata di lunedì, quando i sostenitori di Darboe, riuniti davanti alla sua abitazione a Serrunkuda, sono stati caricati dalle forze di sicurezza con gas lacrimogeni e colpi di avvertimento.

Gli osservatori di Cedeao, Unione africana e Unione europea hanno confermato «lo svolgimento pacifico» e la «trasparenza» del voto, sottolineando il tasso di partecipazione elevato (87%) e invitando tutti i candidati ad «accettare in buona fede l’esito di queste elezioni».

In un comunicato ufficiale la missione della Cedeao ha salutato «l’impegno del popolo gambiano per costruire la democrazia nel paese» e ha esortato la popolazione a mantenere lo stesso atteggiamento durante il periodo post-elettorale, pur sottolineando «delle debolezze strutturali nel quadro elettorale che necessitano riforme urgenti», in previsione delle prossime legislative previste per aprile 2022.

Errata Corrige

Gli osservatori internazionali certificano il 53% attribuito al presidente uscente, ma Darboe arrivato secondo non ci sta