Il governatore campano Vincenzo De Luca, in un fuorionda catturato ieri dall’agenzia di stampa Omninapoli durante un incontro pubblico, riferisce al parlamentare del Pd Leonardo Impegno il giudizio che avrebbe espresso il neo questore di Napoli, Antonio De Iesu, sul sindaco Luigi de Magistris. Avrebbe detto De Iesu a De Luca: «Questo ha amministrato come un pazzo, ho lasciato la città 5-6 anni fa, non è cambiato un cazzo, anzi è peggiorata». E sul Pd, De Luca dice a Impegno: «Scegliamo cinque punti di attacco, dobbiamo insistere in maniera ossessiva» contro il sindaco. Poi l’affondo: «A quello della città metropolitana ho detto: dovete assumere una posizione chiara (riferendosi alle deleghe assegnate da Luigi de Magistris ai consiglieri dem, ndr), siamo all’opposizione voteremo i provvedimenti nell’interesse del territorio, vogliamo sapere su 4-5 aree che programma hai». E ancora sul Pd: «Sul trasporto dei disabili non diciamo nulla, ma siete una banda di imbecilli». De Luca aveva riunito i dem imponendo loro di non accettare le deleghe in città metropolitana, indicazione sconfessata però dai consiglieri.

«Chiaramente attendo una dichiarazione del questore entro questa sera» il commento del sindaco de Magistris. E appunto in serata è arrivata la smentita del questore Antonio De Iesu: «Mai criticato il sindaco, sono consapevole delle difficoltà di amministrare una città complessa. Ero solo rammaricato per la mancata solidarietà alle forze dell’ordine sulla vicenda Salvini», sostiene a proposito della manifestazione dell’11 marzo scorso contro il leader leghista.

Così De Luca è stato costretto a smentire se stesso in una nota: «Con il questore nessun riferimento è stato fatto nei confronti di alti livelli istituzionali o politici. Vi è stato uno scambio di opinioni sulla sicurezza nei territori». Se ne dovrebbe dedurre che De Luca al parlamentare dem Leonardo Impegno ha raccontato una bugia.
E’ la seconda gaffe del governatore in pochi giorni, la scorsa settimana aveva dato della «chiattona» alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino rifiutando poi di scusarsi.