Fra i tanti doppioni e sovrapposizioni della – finta – fusione fra Psa e Fca c’è anche la banca che serve per entrambi i gruppi per credito al consumo, primo fra tutti la rateizzazione per l’acquisto o il leasing delle auto. Da una parte il colosso Banque Psa Finance, creato assieme a Santander e Bnp Paribas con grande penetrazione in tutta Europa; dall’altro la piccola banca inventata da Marchionne, che ha mercato solo nell’ormai bistrattata Italia.
Il caso vuole però che Fca Bank sia già in buona parte di proprietà francese: nel 2019 Fiat Chrysler Automobiles Italy e Crédit Agricole Consumer Finance hanno prolungato la loro joint venture paritetica in Fca Bank fino al 31 dicembre 2024. Gli esperti finanziari intanto avvertono: «Se Fca bank non saprà adattarsi ai nuovi equilibri tra business diversi rischia di perdere fino a un quarto del suo volume».
Nessuna decisione sarebbe stata ancora presa al momento ma le trattative potrebbero portare a una ridefinizione dell’intesa su Fca Bank tra i due azionisti con Credite Agricole che potrebbe acquisire la totalità delle azioni, ingrossando la lista delle sue proprietà in Italia: nello stesso settore del credito al consumo detiene già il 61% di Agos, affiancato dal Banco Bpm con il 39 per cento.
Si prospetta dunque l’ennesima colonizzazione francese mentre sul fronte degli investimenti e dei nuovi modelli gli stabilimenti italiani ex Fca languono con la cassa integrazione che copre i lavoratori da ormai un buon decennio.