«Esiste un cinema italiano alternativo a quello prodotto dall’industria e, se pure meno visto, è ormai quasi maggioritario: è la nuova strada del cinema italiano. Lo sarà di più, ne siamo certi, nel prossimo futuro». Recita così la presentazione di Fuorinorma, la rassegna a cura di Adriano Aprà la cui quinta edizione si svolgerà dal 4 al 9 dicembre a Roma presso Scena, l’ex Filmstudio.
Per ogni giornata è previsto un simposio – dalle 10 della mattina fino al pomeriggio – per riflettere su alcune tematiche che definiscono il perimetro di un’interrogazione sul cinema indipendente, l’evoluzione delle forme e dei mezzi ma anche della comunità che lo promuove e accompagna. La rassegna sarà infatti un’occasione per ritrovare in presenza registi e addetti ai lavori, mettendo a fuoco questioni diverse, dalla «rivoluzione copernicana» del digitale, con il relativo abbattimento dei costi e spostamento verso un cinema più «casalingo», l’ipertrofica produzione dell’industria fino ai luoghi di proiezione e fruizione: «Mentre le sale pubbliche vengono sempre di più disertate per quanto riguarda, salvo poche e discutibili eccezioni […] sorgono spontaneamente “punti di proiezione” alternativi dove è possibile vedere buon cinema italiano».

IL PROGRAMMA delle proiezioni, che prevede anche il recupero dei film mostrati solamente in streaming lo scorso anno, si aprirà con Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine de Villers, documentario sul declino della società occidentale, seguirà La visione dei vinti di Tommaso Cotronei e Un confine incerto di Isabella Sandri . Domenica 5 sarà la volta di Il caso Braibanti di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, miglior docufiction ai Nastri d’Argento 2021 tratteggia il partigiano, poeta e drammaturgo Aldo Braibanti e Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi, che mostra una comune giornata in un tribunale italiano. La performance artist e «cyborg fatale» Francesca Fini presenterà poi le sue ultime produzioni con uno screening di lavori ibridi che spaziano dalla performance in live streaming a due film di animazione sperimentale. Nei giorni seguenti, tra gli altri, verranno proiettati Per Lucio di Pietro Marcello, che ripercorre la vita di Lucio Dalla e e la sua carriera mescolando realtà e immaginazione; Apocalypsever di Luis Fulvio Baglivi e Sirio di Davide Palella, lavori accomunati da una tensione metafisica. Enrico Masi e Alessandra Lancellotti presenteranno Lucus a lucendo. A proposito di Carlo Levi in cui Stefano Della Torre, a distanza di due generazioni, va nei luoghi di confino e della vita pubblica di Levi. Chiuderà la rassegna Magnifiche sorti e progressive di Todomodo, una riflessione sulla prigionia invisibile del web.