È stato espulso dall’Aula del Consiglio Regionale della Lombardia dopo essersi polemicamente inginocchiato davanti al governatore Attilio Fontana: è il consigliere di +Europa, Michele Usuelli. Una seduta movimentata, viste le numerose sospensioni, la “cacciata” di altri consiglieri di opposizione e l’intervento della Digos che ha accompagnato Usuelli fuori dall’aula del Pirellone. Abbiamo raggiunto al telefono il consigliere per saperne di più della sua protesta.

Usuelli, perché in ginocchio?

Non sapevo più come presentare le richieste che porto avanti da tempo. Allora ho deciso di provare con una modalità diversa, con un gesto di militanza e di lotta. Io, che non ho potere, in ginocchio davanti ha chi il potere ce l’ha.

Cosa chiede alla giunta?

La trasparenza sui numeri. Non grafici già compilati ma dati disaggregati. Ed è necessario che vengano forniti a tutti.

Non è la prima volta che lei pone questo problema.

Sono stato il primo a chiederlo – forte delle mie conoscenze (Usuelli è anche un medico, ndr) – e sono contento che anche gli altri membri delle opposizioni, adesso, mi seguano. Già dallo scorso giugno segnalavo un’incongruenza nei numeri di aprile. Chiedevo a Fontana una spiegazione per le anomalie indicate per i casi di insorgenza del primo sintomo (dati necessari a calcolare Rt) e lo sollecitavo a mettere a disposizione della comunità scientifica tutti i database. L’ho fatto anche oggi. In ginocchio.

E qual è stata la risposta?

Quando si sono avvicinati gli uomini della sicurezza per invitarmi ad alzarmi, ho detto loro che lo avrei fatto solo se Fontana e Moratti avessero acconsentito a rendere pubblici i numeri di Regione Lombardia. La mia richiesta gli è stata riferita e la sua risposta – sempre per interposta persona – è stata: «Per me può rimanere anche in ginocchio».

Per il governatore, comunque, l’errore sulla zona rossa è dipeso da un algoritmo del Cts e da un campo “facoltativo” nella compilazione dei database. È così?

Siamo di fronte a un percorso di menzogne da parte di Fontana, ed è ora di chiamare le cose con il loro nome. L’algoritmo “difettoso” di cui parla è un meccanismo condiviso dalle regioni con l’Iss. I parametri inseriti sono stati valutati e approvati. Dunque, è una sciocchezza dire che ci siano campi facoltativi. Qualsiasi epidemiologo, tranne – evidentemente – quello di Regione Lombardia, sa che in una raccolta dati non esistono varianti a piacere. Soprattutto quando la mole di dati è enorme come in questo caso.

Mentre era in ginocchio, alcuni consiglieri della Lega le hanno dato delle monetine. Per disprezzo o per timore politico?

Erano spiazzati di fronte a un gesto a cui non sapevano rispondere. Molti consiglieri di maggioranza hanno anche fatto schermo alle mie spalle per impedire alla stampa di fotografare la protesta.

Appoggerà le opposizioni se presenteranno una mozione di sfiducia a Fontana?

Sono sempre più convinto – e i fatti mi hanno dato ragione – di aver agito bene quando mi astenni dal voto di sfiducia nei confronti di Gallera. Sostenevo che cambiare un solo assessore non avrebbe avuto senso, visto che le scelte sulla gestione dell’epidemia erano state largamente condivise con Fontana. È l’intera giunta ad essere sotto standard. Quindi, quando ci sarà una bozza del testo, la valuterò e darò il mio contributo. Firmerò purché non ci siano derive giustizialiste.

Se cade la giunta, elezioni?

Mi sembra l’unica strada. Al commissariamento non ci credo. Servirà, comunque, anche un potenziamento delle opposizioni. C’è tanta strada da fare e magari nel prossimo consiglio avremmo più di una persona con competenze mediche su 80 consiglieri regionali.