Nel giorno della convalida del fermo di Claudio Giardiello, killer della strage del Tribunale di Milano, da Palazzo Chigi arriva l’annuncio dei funerali di stato per le vittime. Niente di fatto invece durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Giardiello iniziato ieri poco prima delle 10 nel carcere San Quirico di Monza. È finito dopo pochi minuti, anzi non è mai iniziato perché l’imprenditore 57enne è svenuto prima che i magistrati iniziassero a rivolgergli fargli le domande. Quando si è ripreso secondo i presenti «farfugliava, guardava nel vuoto». Non è chiaro se si tratti di un malore – sarebbe il secondo in due giorni – o di simulazione. Il giudice ha disposto ulteriori accertamenti medici e chiesto al carcere una valutazione psichiatrica. Giardiello continuerà ad esser guardato a vista: in molti sono convinti che il suo proposito iniziale, uccidersi al termine della strage, sia ancora in piedi.