Acque agitate dentro Articolo 1, il partito di Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani: la decisione di partecipare alle agorà del Pd per iniziare un processo di ritorno tra i dem sta creando malumori. A dare voce a queste preoccupazioni sono due segretari regionali, Giuseppe Zappulla (Sicilia) e Simone Bartoli (Toscana).

«Riteniamo che la partecipazione alle agorà non debba rappresentare una sorta di dichiarazione di adesione progressiva al Pd», scrivono in un documento recapitato a Speranza.

«L’ipotesi di un’annessione e di una pura confluenza è improponibile, perché permangono profonde divergenze col Pd». «La nostra ambizione – proseguono – non può venire soddisfatta dall’accomodarsi ad essere una nuova componente del Pd o andare ad irrobustirne una delle tante già esistenti: non serve all’Italia, alla sinistra, allo stesso Pd e al mondo che vogliamo rappresentare, una nostra confluenza e una sostanziale rinuncia a diventare riferimento dei temi di una sinistra popolare e di governo».

«Le nostre tesi sono largamente maggioritarie tra gli iscritti di Art.1», spiega Zappulla al manifesto. «Alle agorà la nostra base affida il compito di un lavoro sul programma del centrosinistra, ma noi siamo nati per dare vita a una sinistra fuori dal Pd e dobbiamo insistere su questa strada». In realtà anche Bersani ha più volte parlato di costruire «un nuovo soggetto di sinistra» insieme ai dem, non di confluire.

«Ci abbiamo provato, ma è evidente che il Pd non è disponibile a costruire una cosa nuova, Letta si accinge a fare una manutenzione del Pd ma senza mettere in discussione l’impianto politico», dice Zappulla. «Noi dobbiamo costruire una sinistra più radicale, la terza gamba dell’alleanza con Pd e M5S».

I due segretari regionali chiedono che al termine delle agorà, dunque nel 2022, Art.1 celebri il suo congresso. «Una decisione del genere richiede un ampio confronto tra gli iscritti, un congresso vero». Arturo Scotto, coordinatore di Art.1, prova a rassicurare: «Verificheremo alla fine delle agorà se è emersa una novità politica. Non va trascurata l’apertura che è arrivata da Letta, tra gli iscritti non percepisco forti contrarietà, c’è una discussione matura».