Ha per titolo Vesuvio in Maggiore, l’evento conclusivo del festival Pomigliano Jazz, giunto alla 22esima edizione. Domenica 6 agosto Paolo Fresu alla tromba e Daniele Di Bonaventura al bandoneon saranno i protagonisti di un evento abbastanza particolare e suggestivo in cima al vulcano amato dai viaggiatori antichi e moderni, da Marziale a Dickens. Cielo, mare e lava proprio sul gran cono, sull’orlo del cratere, con la bocca del vulcano da un lato e dall’altra il panorama del golfo. Un duo dal forte sapore mediterraneo per un concerto acustico al tramonto (dalle ore 19) con gli spettatori che salgono fin sulla cima del Vesuvio per assistere alla performance live seduti su cuscini per terra, a quota 1200 metri.

Oltraggiata nelle scorse settimane da piromani criminali, la montagna di Napoli ha appena recuperato e riaperto la strada in terra battuta che porta in vetta, l’ascesa dai mille metri fino al grande bordo di pietra nera. Nei giorni scorsi il festival itinerante ha ospitato il cantante californiano Gregory Porter, Robert Glasper Experiment e il compositore inglese Matthew Herbert, protagonista di 3 progetti: in trio con Enrico Rava e Giovanni Guidi, con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja e un in un solo live, tra dj set e campionamenti. Info: www.pomiglianojazz.it