Alla fine hanno avuto ragione i lavoratori della Franco Tosi. Quelli che il 27 aprile avevano bocciato l’accordo separato firmato da Fim e Uilm. Ieri pomeriggio, dopo giorni di trattative, è stato firmato un accordo unitario (dunque anche dalla Fiom) con l’imprenditore Presezzi e il commissario straordinario che aveva aperto la procedura di licenziamento per tutti i circa 350 lavoratori. La storica fabbrica meccanica di Legnano continuerà a vivere ed eviterà la chiusura.

Il testo precedente è stato migliorato su diversi punti: «Il piano industriale viene allungato a 5 anni – spiega il segretario della Fiom lombarda Mirko Rota – . In più per lo stesso periodo c’è l’impegno della proprietà a non licenziare. Abbiamo usato la stessa formula utilizzata nelle vertenze Electrolux o Indesit: l’azienda si impegna a non utilizzare in maniera unilaterale gli ammortizzatori sociali. Infine si prevede una salvaguardia per chi andrà in pensione in questi anni e la mensa rimarrà sostanzialmente gratuita come ora».

Oggi l’accordo sarà illustrato in assemblea ai lavoratori e poi si terrà il referendum. Questa volta dall’esito scontato.