Gli stendardi appesi sotto i portici di via Po sventolano per annunciare che il jazz torna a Torino. Dal 25 aprile al primo maggio si svolgerà infatti l’edizione 2014 del Torino Jazz Festival. Riconfermata la formula: ogni sera alle 21 concerto gratuito in piazza Castello, alle 18 concerti a pagamento in alcune sale della città e vari eventi speciali. La sezione Fringe, quest’anno ispirata al cinquantenario della suite A love supreme di John Coltrane, spargerà note notturne per le vie del centro e in molti locali.

Settanta performance, che vedono all’opera anche il sassofonista argentino Xavier Girotto. Qualche anticipazione: 25 aprile, Jazz della Liberazione con Daniele Sepe; Primo Maggio, concertone con Baba Sissoko, Giornale di Bordo, il trombettista franco-libanese Ibrahim Maalouf, il quintetto di Paolo Fresu e il bassista canadese Alain Caron. Gran finale con Manu Dibango e Caetano Veloso. Info: torinojazzfestival.it.

Se musica è, musica deve essere anche quando ci si siede per un aperitivo o per mangiare. Ecco allora, fresco di apertura in piazzale Valdo Fusi 15, Open Baladin, tempio della birra artigianale. Trenta varianti, tutte pregiate, sul tema, da accompagnare con i cioccolatini per birra, la gelée di birra e un formaggio speciale, prodotti per Baladin da Teo Musso. Musica dal vivo (ottimo cartellone) il più delle volte con ingresso gratuito e cibo che si fa apprezzare alle Officine Bohemien di via San Camillo De Lellis (ex via dei Mercanti) 19, 0117640368. Grande sala con bancone, tavolini e palco; altre sale per pranzare o cenare scegliendo salumi e formaggi di qualità, primi di pasta, trippa alla romana e carne alla griglia, dolci della casa. Prezzi molto onesti.

Al Charlie Bird, via Gioberti 1, si consuma un pasto, si beve un bicchiere di vino o un cocktail, si gusta una buona pizza. Arredi, foto, memorabilia e soprattutto musica, dedicati a Charlie Parker. In Corso Casale 134, 0119666565, 3483716636, si incontra il glorioso Circolo De Amicis, con il suo salone da «c’era una volta» e lo spazioso giardino con pergolato. Un valido gruppo di ragazzi ha dato una spinta nuova, ma nel massimo rispetto del passato. Sottofondo sonoro di ottimo livello, che accompagna l’arrivo di gnocchi con pesto, fagiolini e patate; bucatini fave, pancetta e pecorino; terrina di coniglio, flan di patate, dolci casalinghi. Si beve bene, si spende sorprendentemente poco.

Non siete ancora sazi di note? Allora suonate alla porta dell’Amantes, via Principe Amedeo 18, uno spazio molto amato dai musicisti torinesi. Roberto e i suoi sono amabili anfitrioni, la scelta di etichette enologiche e supergraduate è di tutto rispetto, la colonna sonora è affidata alle scelte di Roberto, o all’estro di DJ come Paolone Ferrari, il giovedì sera. Una garanzia. L’ingresso fa da spazio anche per mostre di pittura e di scultura, sovente molto originali

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