Alla fine, intorno alla manifestazione prevista questo pomeriggio al Circo Massimo di Roma e presentata inizialmente come un «raduno» delle tifoserie ultrà, si fa un po’ di chiarezza.

Se alcuni gruppi ultras, per altro schierati all’estrema destra confermano la loro partecipazione – tra questi una parte delle curve del Brescia, del Verona, dal Padova, dell’Ascoli, oltre agli Ultras Lazio, nati dagli Irriducibili -, la vera notizia è che all’appuntamento sarà presente quel che resta di Forza Nuova.

Un tentativo, quello del gruppo neofascista guidato da Roberto Fiore, di mettere la propria bandiera, decisamente malconcia dopo le innumerevoli defezioni registratesi nelle sue fila, su un evento che sembrava rivendicare la propria estraneità a qualunque formazione politica. Come per altro ribadito a più riprese dai «Ragazzi d’Italia» che avevano firmato l’appello iniziale.

L’asse alla base dell’iniziativa correrebbe perciò tra le tifoserie di matrice skin del nord più vicine al Veneto Fronte Skinhead e il gruppo dirigente, al momento in gran parte romano, di Forza Nuova.

Questo, mentre la maggior parte delle curve riconducibili al coordinamento nazionale del tifo organizzato «Basta Abusi», hanno fatto sapere di non condividere in alcun modo i contenuti della manifestazione. È il caso di gruppi di peso come quelli della Curva B del Napoli che per sancire la loro distanza hanno esposto striscioni che recitano: «Chi si presenta non ci rappresenta». O dei supporter dell’Atalanta, che per bocca di uno dei loro esponenti storici avevano fatto sapere fin dall’inizio: «Non è una cosa che accettiamo, non ci piace e non ci interessa».

A prendere le distanze, anche i «Supporters Pordenone» e il gruppo «Lazio e Libertà» che parla di un’iniziativa nata da alcuni gruppi del tifo calcistico organizzato che «da troppo tempo utilizzano gli stadi per manifestare ideologie fasciste con connotazioni razziste, xenofobe e antisemite».