Domenica scorsa, il giorno dopo l’assalto alla sede della Cgil a Roma, sul sito di Forza nuova si erano lasciati andare a proclami del tipo: «Il popolo ha alzato la testa» e «il livello dello scontro non si fermerà» firmando con nome e cognome quelle parole che per la procura di Roma, che sugli scontri che hanno sconvolto il centro della capitale ha aperto due distinti procedimenti, altro non sono che un’istigazione a delinquere aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici.

In seguito il sito è stato sequestrato e ieri i quattro firmatari di quegli appelli sono stati indagati dai magistrati capitolini. Si tratta di Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija (quest’ultimo, si è saputo sempre ieri, indagato anche a Torino per apologia di fascismo) ai quali i pm contestano di avere istigato «pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni».

Il gruppetto di quattro fascisti va ad aggiungersi alle 12 persone già arrestate, ma il numero potrebbe crescere ancora. La Digos è infatti al lavoro sulle immagini riprese sabato quando alcune centinaia di facinorosi, per la procura guidati dai leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, hanno dato l’assalto alla sede del sindacato in Corso d’Italia. E a quanto pare sarebbero già alcune decine le persone identificate che nei prossimi giorni potrebbero essere denunciate. E’ invece slittata ancora, questa volta a giovedì, l’udienza di convalida degli arresti di Fiore e Castellino detenuti a Napoli e per i quali i magistrati ipotizzano i reati di devastazione e saccheggio oltre all’istigazione a delinquere per l’assalto alla Cgil. Gli stessi reati contestati anche all’attivista di Fn Pamela Testa, all’ex Nar Luigi Aronica e a Biagio Passaro e Salvatore Lubrano di «Io Apro».

Martedì prossimo, 19 ottobre, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese riferirà in parlamento sugli scontri di Roma e Milano avvenuti durante le manifestazioni contro il Green pass. Oggi però si tiene al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l’ordine pubblico e la sicurezza che dovrà decidere le misure per le prossime manifestazioni. L’attenzione è centrata particolarmente sul 15 ottobre, giorno in cui diventerà obbligatorio esibire il Green pass nei posti di lavoro, quando già sono annunciate delle proteste, ma anche per sabato 16 quando potrebbe tenersi le ormai consuete manifestazioni dei no vax. Per finire con il 30 e 31 ottobre quando a Roma, alla Nuvola, si terrà il vertice conclusivo del G20. Per gli inquirenti sembra ormai chiara la congiunzione tra estrema destra e «aree grige» di manifestanti decise a tutto pur di bloccare il passaporto verde. C’è da capire anche perché l’attività di monitoraggio dei siti dell’estrema destra e dei no Green pass non ha prodotto il necessario innalzamento dell’allarme su quanto sarebbe potuto succedere, dando il via a una sottovalutazione degli eventi che ha di fatto favorito i facinorosi.

Domande alle quali cerca una risposta anche il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che su quanto accaduto lo scorso fine settimana ha aperto un’istruttoria.

Intanto dopo l’arresto di Roberto Fiore, leader nazionale di Forza nuova, ai vertici del movimento di estrema destra sarebbe salito Pino Meloni detto Pinuccio la Rana, storico esponente della destra romana ed ex ultrà della Roma.