«Aspettiamo serenamente il tavolo di centrodestra»: è la dichiarazione di ieri di Catello Maresca, pm in aspettativa candidato a sindaco di Napoli, disponibile a una coalizione con i politici dello schieramento ma senza i simboli di Lega, FdI e Fi. In attesa dell’incontro a Roma dei leader previsto per oggi (salvo nuovi rinvii), in città le acque si stanno facendo turbolente.

Salvini non ha problemi con lo schema civico perché la Lega non è un brand spendibile ma Forza Italia è sul piede di guerra: «Parte il confronto con Sergio Rastrelli e con le altre civiche e partiti di centrodestra. Le dichiarazioni di Maresca fatte a più riprese rendono le distanze ormai incolmabili. Siamo certi che sull’unità del centrodestra la Lega vorrà costruire con noi una alternativa di governo». Rastrelli è il candidato messo in campo da Fratelli d’Italia, partito che ha già chiarito di non essere disposto a rinunciare al simbolo, anzi si sta pensando di schierare capolista Giorgia Meloni. «Sono onorato che ci sia attenzione da parte di Forza Italia, nei confronti dei cui dirigenti ho la massima stima» il commento a caldo di Rastrelli.

Tutti i sondaggi, seppure non particolarmente affidabili perché fatti senza liste in campo, danno Maresca indietro rispetto al candidato di centrosinistra, Gaetano Manfredi, di dieci punti. Qual è la strategia per recuperare il gap visto lo scarso feeling con il centrodestra? Due le voci che si rincorrono. La prima racconta di un accordo con Alessandra Clemente, attuale assessora in campo per Dema, il movimento del sindaco uscente Luigi de Magistris: si potrebbe ritirare in cambio di un posto in giunta. Il gancio con il pm in aspettativa sarebbe Alessandro Nardi, ex fedelissimo di de Magistris visto spesso dalle parti di Maresca. Clemente ieri ha smentito: «Altri candidati impegnati in giochi politici, noi continuiamo ad affrontare i problemi cittadini. La notizia di un mio improbabile ritiro è priva di fondamento».

In realtà quello che si racconta è di un possibile accordo al secondo turno. Accordo che potrebbe esserci anche con Antonio Bassolino: l’ex sindaco ed ex governatore, anche lui in corsa come indipendente, ha avuto più volte contatti con Maresca e i rapporti con il Pd (partito di cui non ha rinnovato la tessera) non si sono mai distesi.