La prossima edizione, nel corso della Berlinale (5-15 febbraio 2015) sarà la decima. E per festeggiare il Forum Expanded, sezione «espansa» come suggerisce il nome del Forum, presenterà il suo cartellone di film, incontri e performances all’Akademie der Künste. Questa decisione, oltre a sottolineare il carattere di crossover della programmazione, ristabilisce il legame storico tra la Berlinale e l’Accademia delle Arti, che in passato, e fino al ’99, è stata una delle sedi predilette del Forum stesso.

 

 

Il programma continuerà la ricerca intorno alla quale è nata la sezione Expanded, cioè il rapporto tra il cinema e le altre arti che diviene una lente con cui interrogano l’estetica, la società, la pratica curiatoriale, le modalità di visione delle immagini. Titolo della programmazione 2015 sarà To the Sound of the Closing Door (Il suono delle porte chiuse). Spiegano i curatori: «Quando una porta si chiude non significa necessariamente che qualsiasi possibilità deve avere fine». I lavori selezionati sfidano dunque il senso ultimativo che racchiude una porta sbattuta provando da questa suggestione a mettere a fuoco quali progetti e quali utopie sono oggi in grado di inserirsi tra le fratture della Storia e generare visioni e aspettative per il futuro.
Diciassette i lavori selezionati che cercano di creare un mondo parallelo attraverso il linguaggio del cinema ma anche molti altri. Tra questi l’installazione di Wendelien van Oldenborgh Beauty and the Right to the Ugly che prende spunto dal progetto di un edificio, in Olanda, pensato per una comunità senza porte e senza mura all’interno. In The Nameless, Ho Tzu Nyen mette in scena le ambiguità di un agente segreto in Asia, mentre Constanze Ruhm e Emilien Awada con Invisible Producers. Kapitel 1: Panoramis / Paramount / Paranormal seguono le tracce di fantasmi in uno studio cinematografico francese.

 

 

Nei film Calamity Qui?  di Isabelle Prim fa rivivere l’eroina western dentro a un caledoscopio di riferimenti storici e cinematografici. Marwa Arsanio in Have You Ever Killed a Bear? Or Becoming Jamila, segue una giovane attrice mentre si immerge nello studio della figura di una combattente algerina per l’indipendenza che deve interpretare. João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata tornano a Macao con Iec Long, che racconta la storia di una fabbrica di fuochi di artificio nell’ex-colonia portoghese. In programma ci saranno poi opere di Roy Dib, Kevin Jerome Everson, Pierre Huyghe, Ken Jacobs, Mireille Kassar, Elke Marhöfer, Jenny Perlin, Hans Scheugl, Michael Snow,Anton Vidokle.

 

 

Inaugura il Forum Expanded (il 4 febbraio) la performance Love Letters: The Falling Comrades di Lara Khaldi e Yazan Khalili. Incontri, panel, presentazioni che si svolgeranno sempre all’Accademia saranno focalizzati sul tema messo al centro dal titolo dell’edizione. All’interno del Forum Expanded troverà spazio anche il progetto Visionary Archive, una ricerca tra Il Cairo, Khartoum, Johannesburg, Bissau e Berlino per raccontare le diverse fasi produttive del cinema africano.
Anche quest’anno il Forum Expanded avrà una giuria che assegnerà il Think Film Award.