Inizia domani all’Ifad il terzo incontro mondiale del Forum dei popoli indigeni. Il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo è un’agenzia specializzata delle Nazioni unite. «Obiettivo del Forum – dice al manifesto Antonella Cordone, responsabile Ifad per l’ufficio dei popoli indigeni – è quello di incrementare la partecipazione delle popolazioni native nei programmi di sviluppo, verificandone i progressi in una occasione come questa, una delle più importanti a livello mondiale».

Il Forum discuterà degli obiettivi per lo sviluppo fissati dall’Agenda 2013. «Nel 2017 – dice ancora Cordone – ricorre infatti il decimo anniversario dell’adozione della dichiarazione delle Nazioni unite sui diritti dei popoli indigeni. I nostri progetti si rivolgono particolarmente alle donne e ai giovani. Il Forum è una piattaforma di dialogo permanente tra le popolazioni, le istanze governative e noi. Da domani, l’Ifad aprirà una sala di riunione permanente per i popoli indigeni».

Tra i principali relatori, Victoria Tauli-Corpuz, inviata speciale Onu per i diritti dei popoli indigeni; Elifuraha Laltaika, del Forum permanente delle Nazioni unite sui popoli indigeni dell’Asia e Mirna Cunningham, presidente del Cadpi, il centro per l’autonomia e lo sviluppo dei nativi per America latina e Caraibi.

Lunedì, a conclusione dei lavori verrà servito un buffet in collaborazione con Slow Food in cui gli indigeni del Gran Chaco argentino, destinatari di un progetto che coinvolge 1600 donne wichi, offriranno vino e pietanze tradizionali.