Gli eroi di carta sono un po’ come i classici della couture: capita che restino nascosti a lungo fra le pieghe del tempo per poi tornare in voga quando meno te l’aspetti, in una veste editoriale aggiornata ai tempi. Così il western crepuscolare Anni ’70 Ken Parker di Berardi e Milazzo, antica gloria bonelliana ora di nuovo in edicola nella patinatissima ristampa settimanale di Mondadori Comics; così l’opera omnia di Hugo Pratt, al centro di una nuova collana di gran pregio firmata Rcs/Lizard; così classici della Bed come Lucky Luke o Blueberry.

Finora, il contagio sembrava aver risparmiato i protagonisti degli Swinging Thirties, popolarissimi fino agli Anni ’70 e poi sprofondati in un ingeneroso dimenticatoio. Personaggi come Mandrake il mago, The Phantom o Flash Gordon. Compagni di cazzeggio di tanti figli del dopoguerra e del boom insieme con le indimenticabili cover di Mario Caria, in questo scorcio di nuovo millennio i characters della King Features Syndicate si dimostrano una scommessa editoriale da prendere con le molle, incalzati da superuomini più performanti e snobbati dagli editori anche per il rapporto non esaltante fra diritti di pubblicazione e incassi.

Un esempio recente, Phantom – L’uomo mascherato lanciato nelle edicole da Eura Editoriale nel 2009 e strangolato in culla nel giro di sei uscite dal disinteresse dei lettori nonostante la qualità più che discreta delle storie. Per fortuna, il mercato librario consente margini di manovra più ampi di quello delle edicole. E grazie a questi ultimi e a un atto di fede di Editoriale Cosmo, finalmente arriva sugli scaffali l’edizione italiana del ricchissimo Flash Gordon firmato dalla casa editrice britannica Titan Books.

Zazzera bionda e bicipiti guizzanti in evidenza, Gordon è uno dei primi uomini in calzamaglia di successo, un cosmonauta sui generis che ha il gusto della sua epoca e di tutte le sue icone: i racconti di riviste fantastiche come Amazing Fantasy, le inquietudini della Grande Guerra, i voli in solitaria di Lindbergh e della Earhart.

E ancora: i romanzi avventurosi a sfondo esotico di Burroughs e Howard, la corrente elettrica, i primi serial radiofonici, il cinema sonoro, le strisce domenicali dei quotidiani. Una miscela instabile ed esplosiva, pronta a trovare la sua incarnazione nel formidabile blockbuster disegnato di Alex Raymond. D’accordo, il linguaggio di Flash Gordon è ancora quello verboso e ridondante dei fumetti di inizio Novecento, con corpose didascalie a spiegare le illustrazioni a un lettore prevedibilmente poco avvezzo alla grammatica della nona arte.

Ma nonostante le ottanta primavere, il disegno in continua evoluzione di Raymond, la sua composizione cinematografica di tavole e vignette, il talento lombrosiano nel tratteggiare la nobiltà dei buoni e l’efferatezza dei cattivi restano uno spettacolo da non perdere.
Segni e sogni imparati a memoria anche attraverso i polverosi serial cinematografici con Buster Crabbe trasmessi da Mamma Rai o il film uber-kitsch prodotto nel 1979 da Dino De Laurentiis, con il Flash ossigenato e bovino interpretato da Sam J. Jones. Il coraggioso sportivo americano imbarcato a forza su un’astronave, il pianeta Mongo, e poi aeroslitte, bolge dantesche, bellezze esotiche, ibridi alieni alla Frank L. Baum e diabolici dittatori orientaleggianti…

Ingredienti perfetti di un serial che ha ispirato i cartoonist di tutto il Pianeta. Primo di tre volumi dedicati alla strip di Alex Raymond, il cartonato di 176 pagine in grande formato contiene tutte le tavole domenicali realizzate fra il 1934 e il 1937 dal formidabile team formato dall’artista con lo sceneggiatore Don Moore. La confezione lussuosa su carta ad alta grammatura, il restauro di chine e colori a cura di Pete Maresca e le introduzioni di grandi nomi del fumetto a stelle e strisce come Alex Ross (Marvels, Venga il tuo regno) e Doug Murray (The ’Nam) si pagano care.

Ma la qualità del volume e il suo valore giustificano ampiamente i 39,90 euro dell’ingresso. Sarà subito revival? Difficile fare previsioni. Ma nel frattempo, all’orizzonte incombe già l’antologia di The Phantom appena annunciata dal decano del fumetto italiano Max Bunker alias Luciano Secchi. Morale in stile Cesano Boscone: mai sottovalutare la terza età…