Della nascita di nuovi gruppi parlamentari si riparlerà dopo le regionali, anche perché ora i numeri non ci sono. Ma «Forza Italia è un capitolo chiuso, senza rancore», dunque Raffaele Fitto lancia la sua associazione che «si chiama Conservatori e Riformisti e si ispira all’omonimo gruppo del Parlamento europeo». Modello di riferimento dichiarato, i conservatori inglesi di Cameron.
Un simbolo ancora non c’è. Obiettivo, ovviamente, un «nuovo modello di centrodestra, con regole democratiche» (e Fitto insiste con l’idea delle primarie), perché «tra Salvini e Renzi c’è un ampio spazio da riempire». Considerazione che però Angelino Alfano rivendica di aver fatto prima di Fitto. E torna a farsi sentire pure Gianfranco Fini, con un’intervista a Repubblica in cui afferma che «la vicenda di Fitto non si può nemmeno presentare come novità, è un divorzio annunciato», e comunque per ricostruire il centrodestra «non c’è nemmeno un luogo dove iniziare a ragionare», ma «dobbiamo definire un’idea attraverso un laboratorio culturale», poi il leader verrà.
Ma Silvio Berlusconi liquida tutti gli aspiranti con un «al momento non vedo nessuno che abbia il carisma necessario». Dunque, anche se «non sono più un ragazzino, mi sento obbligato a rimanere in campo fino a quando non ci sarà qualcuno che mi potrà sostituire». Nell’attesa, immagina che se Renzi vincesse senza problemi le regionali, si potrebbe sempre riesumare il patto del Nazareno.