A Bologna arriva l’avviso di fine indagini per Marco Piazza, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Consiglio comunale. E’ accusato, assieme ad altre tre persone, di avere violato la legge elettorale in materia di raccolte firme per la presentazione dei candidati.
La Procura contesta circa 20 firme raccolte nel 2014 in vista delle elezioni regionali. Alcune firme, dicono i pm che si sono mossi dopo un esposto di due ex attivisti, sarebbero state raccolte fuori dall’Emilia-Romagna, addirittura al raduno nazionale dei 5 Stelle a Roma. Altre potrebbero essere state falsificate. Piazza, che si è già autosospeso da mesi, è il braccio destro del bolognese Massimo Bugani, a sua volta braccio destro di Davide Casaleggio.
Se Piazza dovesse essere costretto a difendersi nelle aule del tribunale la questione toccherebbe politicamente anche Bugani, che sul collega e amico ha sempre garantito. «Se venisse condannato non escludo di dimettermi», ha dichiarato ad esempio lo scorso novembre. Piazza ha ribadito di sentirsi «tranquillo» e pronto a ritirare l’autosospensione «quando tutto sarà finito». Ha più volte fatto notare che, a fronte di 20 firme contestate, i grillini ne consegnarono all’epoca 1181, 181 più del necessario. «Dunque non avevamo alcun bisogno di ricorrere consapevolmente a trucchi o sotterfugi».