“Firenze sta dalla parte della resistenza curda o di Erdogan?”
Manifestazione Presentata una iniziativa di piazza (martedì ore 18) a sostegno del popolo curdo, e contro la scelta di Svezia e Finlandia di sottostare al diktat della Turchia che pretende l'estradizione di 73 rifugiati politici curdi e turchi.
Manifestazione Presentata una iniziativa di piazza (martedì ore 18) a sostegno del popolo curdo, e contro la scelta di Svezia e Finlandia di sottostare al diktat della Turchia che pretende l'estradizione di 73 rifugiati politici curdi e turchi.
“Firenze sta dalla parte della resistenza curda o di Erdogan?”. E’ partendo da questa domanda retorica che martedì prossimo (ore 18) ci sarà una manifestazione a sostegno del popolo curdo. E contro la scelta di Svezia e Finlandia di sottostare al diktat della Turchia che pretende l’estradizione di 73 rifugiati politici curdi e turchi che avevano trovato ospitalità a Stoccolma ed Helsinki.
Ad annunciare l’iniziativa il consigliere comunale di Spc (Sinistra progetto comune) Dmitrij Palagi, accompagnato in Palazzo Vecchio da Erdal Karabey della Comunità curda toscana, da Massimo Torelli di Firenze città aperta e da Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo “Tekoser” Orsetti, ucciso nel 2019 dall’Isis mentre combatteva sotto le bandiere dell’Ypg, l’unità di autodifesa delle zone curde della Siria.
“Il progetto di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato rappresenta un ulteriore passo verso una guerra permanente e una escalation militare imprevedibile – ha subito spiegato Palagi – è una scelta sbagliata che allontana la possibilità di un cessate il fuoco. E tutto questo viene fatto sulla pelle del movimento curdo, che in quei due paesi aveva trovato fino ad ora ospitalità”.
Deluso ma sempre combattivo Erdal Karabey: “Purtroppo in Europa si sta scegliendo di abbandonarci, ma noi sappiamo di avere le montagne dalla nostra parte. La nostra resistenza va avanti, non ci hanno schiacciato con l’Isis e non lo farà l’esercito turco. Continueremo a essere nelle piazze insieme a tutte le persone che ogni giorno ci danno la loro solidarietà”.
L’esponente della comunità curda ha così anticipato che ci sarebbe stato un primo presidio nel pomeriggio davanti al consolato svedese a Livorno. “Mentre martedì saremo davanti al consolato in via Lupi e poi in corteo fino alla Prefettura. In questi anni c’è stata grande solidarietà per il movimento curdo, i fiorentini sono stati accanto a chi combatte per la libertà e l’emancipazione, e viene messo fuori legge”.
Anche Alessandro Orsetti non ha nascosto la sua delusione per quanto accaduto al vertice di Madrid della Nato: “Provo dolore e rabbia. Lorenzo è morto per difendere i principi di libertà, schierandosi con i curdi e contro l’Isis. Firenze è la sua città, quindi ci aspettiamo che risponda anche con le sue istituzioni locali. Chi non si schiera non è neutrale, ma sceglie Erdogan, la sua dittatura e i suoi crimini”.
“È dalla scorsa consiliatura che il consiglio comunale ha chiesto impegni precisi al sindaco e alla giunta – ha rincarato la dose Palagi – aiuti per Kobane e condanne verso Erdogan. Ma non è successo niente, neanche l’intitolazione di un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti. In compenso si parla di una trattativa per le reliquie di San Giovanni. Le stiamo facendo con il governo turco?”. Infine Massimo Torelli, portavoce di Firenze città aperta: “L’allargamento della Nato e il tradimento verso la resistenza curda ci parlano di un investimento verso una guerra di lungo periodo. Per questo è importante manifestare martedì”.
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