«Sono consapevole di aver commesso errori, il che non significa essere pentiti, perché il tempo è galantuomo. Abbiamo ottenuto un risultato catastrofico, da tenere a mente per fare tesoro degli errori». Così Gianfranco Fini, l’ex leader di An che dopo il flop senza appello di Futuro e libertà ha deciso di riprovarci. «Partecipa, l’Italia che vorresti» è il titolo della sua convention romana, al Palazzo dei congressi dell’Eur, da dove intende ripartire non per scendere direttamente in campo – dice – ma come «allenatore» di «una squadra che deve tornare a vincere», mentre la destra «è troppo divisa da ripicche e personalismi». Di fronte al declino di Fi e ai magri risultati dell’Ncd, l’ex presidente della camera prova a farsi spazio proponendosi come innovatore, altrimenti «Renzi può governare per 20 anni», perché «Grillo rappresenta la protesta ma nessun italiano pensa che possa governare» e «la destra è immobile». Alleanze? «Nei prossimi mesi non avrà senso parlarne. Siamo fuori dal palazzo e dobbiamo agire da fuori». Prossima tappa, assemblee regionali per costruire il progetto sul territorio. E «poi vedremo se ci sono le condizioni per andare oltre».