Una lettera dell’Eta con anagramma e timbro ufficiali, datata 16 aprile 2018, informa sulla fine del «ciclo storico» e della «funzione» dell’organizzazione. Nella nota, inviata a diversi organismi baschi e pubblicata ieri, si legge che l’Eta «ha dissolto completamente tutte le sue strutture e ha dato per conclusa la sua iniziativa politica». L’annuncio della dissoluzione definitiva arriva a sette anni dall’abbandono della lotta armata, a un anno dalla smilitarizzazione e ad alcune settimane di distanza dalla pubblica richiesta di perdono per il danno causato dalla lotta armata.

Nella dichiarazione, filtrata e pubblicata in esclusiva da eldiario.es, si legge: «Questa decisione chiude il ciclo storico di 60 anni dell’Eta» che, si specifica, «non supera, d’altra parte, il conflitto che i Paesi Baschi mantengono con la Spagna e con la Francia. Il conflitto non iniziò con Eta e non termina con la fine della traiettoria dell’Eta». Il delicato processo di pace è ancora in corso e «i Paesi Baschi sono adesso di fronte a una nuova opportunità per chiudere definitivamente il ciclo del conflitto e costruire prima di tutto il proprio futuro».

La nota ricorda «i numerosi sforzi» fatti nel corso degli anni per «incanalare per vie razionali il conflitto politico». Le «sessioni formali di negoziazione», le «conversazioni segrete» e le «innnumerevoli proposte» non sono però state risolutive. «Non siamo stati capaci di arrivare ad un accordo, né tra Eta e il governo, né tra gli interlocutori baschi». «È una responsabilità condivisa e Eta si assume la parte che le compete».
Nel documento si menziona nuovamente il dolore e, a chiare lettere, si «riconosce la sofferenza provocata come conseguenza della lotta armata».

Oggi Eta pubblicherà per mezzo di agenti internazionali un ultimo comunicato, frutto del dibattito realizzato dai suoi militanti negli ultimi mesi. Domani si terrà a Kanbo (Cambo-les-Bains), località dei Paesi Baschi francesi, una conferenza internazionale, nella quale si aspetta che personalità internazionali, al momento non ancora note, pronunceranno una dichiarazione sulla risoluzione del conflitto basco.