Qualche volta conosciamo l’esatto motivo per cui abbiamo intrapreso un viaggio. Siamo alla ricerca di un luogo preciso, di un’epoca determinata, di qualcosa di individuale, di un’immagine. Altre volte, però, ci è chiara solo la direzione che intendiamo seguire, attratti magari dal suono di una lingua. Spesso si tratta di nomi, di posti su una mappa che non abbiamo mai visitato. O forse lo scopo del viaggio sta solo nel partire». Sarebbe quasi ingeneroso riassumere il corposo lavoro di Ruth Beckermann in una citazione estratta all’inizio di Paper Bridge, uno dei film che compongono l’ampia retrospettiva che Filmmaker dedica alla...