Ancora 380 morti di Covid-19 in un solo giorno (venerdì erano stati 457) per un totale da inizio pandemia di 107.636 vittime sul territorio italiano, e 23.839 i nuovi casi positivi ieri (in linea con il giorno prima quando se ne contavano 23.987), a fronte di 357.154 tamponi effettuati. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 28.621 di cui 3.635 in terapia intensiva.

I vaccini invece procedono a rilento: ieri pomeriggio alle 14,30 le persone vaccinate con due dosi erano solo il 4,8% della popolazione italiana; il 10,32% ha ricevuto la prima dose. L’obiettivo del generale Francesco Paolo Figliuolo, di «raggiungere le 500 mila vaccinazioni al giorno dalla terza settimana di aprile», è lontano da venire. E infatti anche il ministro Speranza sembra aver ridimensionato le prospettive: «Ieri abbiamo effettuato 250 mila vaccinazioni – ha detto il titolare della Salute riferendosi alla giornata di venerdì – dobbiamo insistere su questo terreno». Non è chiaro se in questo modo Speranza intenda esortare le Regioni e lo stesso commissario straordinario per l’emergenza almeno a mantenere questo standard, o invece le aziende farmaceutiche a rispettare i tempi di consegna.

Da parte sua Figliuolo ha negato che ci siano problemi di organizzazione: «Non esiste alcuna disparità tra le regioni», ha detto ai cronisti durante la visita nell’hub vaccinale di Messina, a conclusione della due giorni di visite in Calabria e in Sicilia. Il generale invece ha voluto subito iniettare una dose di ottimismo: «La prossima settimana, che va dal 29 marzo al 3 aprile, arriveranno oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500 mila dosi del vaccino Moderna e oltre 1,3 milioni di dosi AstraZeneca. E questo è il preludio per avere nel mese un massiccio afflusso di dosi che permettono di utilizzare gli hub che stiamo andando a realizzare».

Annunci che evidentemente dovrebbero acquisire maggiore affidabilità se pronunciati in divisa, quale quella indossata dal commissario per l’emergenza Covid. «Oggi – ha aggiunto il militare – abbiamo sul piatto undici milioni di dosi di vaccino, ovviamente si stanno somministrando e di questo sono contento. Abbiamo superato delle ottime percentuali. Due giorni fa 245.000 mila, ieri 240 mila».

In Sicilia, in particolare, si stanno «facendo 20 mila vaccinazioni al giorno e siamo nel pieno target della campagna vaccinale. Ma è chiaro che dobbiamo raddoppiare e arrivare intorno alle 50 mila dosi. E per fare questo bisogna trovare nuovi hub vaccinali e nuovi punti vaccinazioni». Il prossimo dovrebbe essere allestito nel palazzetto PalaRescifina, e per realizzarlo «la Difesa concorrerà a mettere in campo la parte logistica».

Poi ci sono quelli messi a disposizione della Conferenza episcopale siciliana che dal «3 aprile, alla vigilia di Pasqua, darà la possibilità di avere 500 punti vaccinali in altrettante parrocchie delle diocesi dell’isola per prenotare o somministrare dosi. È una cosa molto importante ed è in linea col piano nazionale di creare anche la capillarizzazione, dove è possibile». Sembra però che non basti allestire nuovi punti di vaccinazione: la Prefetta di Messina Cosima Di Stani ha chiesto, per esempio, «un aumento del numero di volontari negli hub».