Sguardi in macchina – e qui siamo dalle parti di Modern Family e Tutti pazzi per amore – e poi amori consolidati, amori infranti e amori in fieri, urla, strepiti, sorrisi canzoni e anche un cane con «dermatite isterica». Insomma tutti gli ingredienti della fiction piaciona non mancano in È arrivata la felicità, «commedia sentimentale» prevista in dodici appuntamenti serali che da giovedì 8 ottobre alle 21.20 Raiuno, si augura, possa sbancare gli ascolti. E la mano degli autori impegnati nei nove mesi di lavorazione della serie – Ivan Cotroneo, Stefano Bises, Monica Rametta, si vede tutta. Cura nella scelta del cast, fra i personaggi anche una coppia di genitori progressisti (Massimo Wertmuller e una ritrovata Edwige Fenech) e quelli «borghesi e tradizionali dove la madre (acidissima Lunetta Savino) crede che l’omosessualità della figlia sia solo «una fase».

Al centro delle vicende i due complessati protagonisti e le loro squinternate esistenze. «Lui» è l’architetto Orlando (Claudio Santamaria), lasciato solo con i due figli dalla moglie (Caterina Murino) fuggita con un aitante tedescone, un tradimento che diventa un ossessione tanto da portarlo a inventarsi un profilo fake su facebook pur di seguirla nella nuova vita. «Lei» è Angelica (Claudia Pandolfi), libraia, vedova e madre di due gemelle che più diverse non possono essere, in procinto di convolare a nuove nozze con un ricco imprenditore .
A far scattare la scintilla fra i due, una serata in tangueria, ma quella che appare – come da titolo – storia di felicità, può anche diventare – come spiegano ad inizio di ogni puntata – «il più grande abbaglio della loro vita».

Santamaria non era convinto di accettare il ruolo del burbero e nevrotico padre di famiglia: «Ho rifiutato, quando ho letto il titolo di questa serie ho detto un secco no. Poi ho dato un’occhiata al copione e devo dire di averla trovata innovativa. E alla fine mi ha convinto e coinvolto». Nella fiction – dove impera il «politically correct» – un ruolo centrale lo riveste la storia della sorella di Angelica, Valeria (Giulia Bevilacqua) e di Federica (Rita Nardelli) in attesa di un bambino. Nell’intrecciata trama c’è spazio anche per Pietro (Alessandro Roia, il ’Dandi’ di Romanzo criminale) nella finzione fratello più giovane di Orlando che lavora con lui nello studio di architettura, legato all’eterna fidanzata Cristiana (Myriam Catania), la cui vita viene scombussolata dall’arrivo dell’avvenente è un po’ guascona Nunzia (Simona Tabasco).

Per Roja, «questa è una serie contem poranea, anche se è una parola che non mi piace molto. Il mio personaggio cerca di mantenere un equilibrio, ma per trovare la felicità io credo sia sempre necessario prima perdere l’equilibrio…». Alla regia delle prime quattro serate c’è Riccardo Milani al quale subentra nelle successive otto Francesco Vicario: «Il cambio di regia – sottolinea Vicario – corrisponde anche a un cambio di narrazione. Vengono mantenuti però i toni della commedia brillante che caratterizzano tutta la storia».