Coppia nella musica e nella vita, i Coma_Cose – rispettivamente Fausto Lama e DJ California – sono, ormai da qualche anno, una delle realtà più complesse e sfaccettate del panorama musicale. Irrispettoso definirli semplicemente “urban”, come ormai si fa con tutto ciò che sconfina nell’odierno e meticcio rap, il duo ha portato sul palco dell’Ariston una nuova istantanea sonora che, questa volta, guarda al dream pop fine anni 80 e allo shoegaze. Echi ritmici del noise pop dei Beat Happening ma soprattutto le chitarre di The Jesus and Mary Chain. Il risultato? Una canzone che flirta con Phil Spector, certe dolcezze urticanti di The Velvet Underground and Nico e la melodia italiana. «È stato un anno di ricerca. Inaugurato con l’ep, uscito lo scorso anno, Due. Abbiamo scandagliato diversi terreni sonori, c’era la necessità di scoprire qualcosa di nuovo. Fiamme negli occhi, per esempio, ha avuto molti abiti prima di trovare quello giusto. All’inizio era molto “up”, aveva la cassa dritta ma non andava bene. Poi abbiamo voluto addolcirla, dandogli quei suoni, specialmente alla chitarra. Uno dei pezzi di riferimento infatti è stato proprio Just Like Honey dei The Jesus and Mary Chain».

COME RICORDANO Fausto e California, l’ep uscito lo scorso anno, già segnava uno scarto con il precedente album Hype Aura. Un vero e proprio instant classic di rap cantautoriale, sorretto da un lavoro sulle liriche che, con metafore e giochi di parole, fotografavano una generazione liquida e confusa. Offrendo uno sguardo romantico e straniante sulle emozioni del quotidiano. «Siamo in una fase della nostra carriera dove stiamo provando a creare un linguaggio nuovo» dichiara Fausto «Io provengo dal rap, questo è il mio background. Che anni fa mescolavo al cantautorato in un progetto solista denominato Edipo. E che poi ho portato dentro al progetto Coma_Cose. Ora invece sento il bisogno di sintesi. Credo che usare meno parole sia decisamente più efficace ed è chiara la necessità di ripartire dalle basi. Di trovare una nuova forma canzone con al centro la melodia. Siamo un po’ stufi della musica attuale e ci è venuto naturale tuffarci in quel mood anni 90. Fin dagli albori, fare del crossover fra modernità e tradizione è stata una necessità, come quella di trovare canoni stilistici sempre nuovi».

E «FIAMME NEGLI OCCHI» non è che un primo assaggio di quello che sarà Nostralgia, l’album in uscita, per l’etichetta Sian Fake, il prossimo 16 aprile e che, promettono, sarà la prima occasione per guardarsi indietro con un linguaggio nuovo e un suono futuristico. «
Il brano che portiamo a Sanremo non è una preview del disco» specificano Fausto e California «Fiamme negli occhi racconta il desiderio di prendersi cura della propria fiamma, della propria passione. Forse è la sfumatura più leggera e più scanzonata perché nel disco ci saranno brani più tosti. Caratterizzati da un forte senso del passato, da quella malinconia che da sempre pervade i nostri testi. Di solito appuntiamo le idee su due quaderni diversi, poi li confrontiamo e mettiamo insieme i pezzi del puzzle. Fausto è poi il sarto che cucisce il tutto» ci confida California «È un disco che parla di come diventare adulti, soprattutto di come imparare a perdonarsi. Sarà un vero e proprio outing emozionale insomma».