Potrebbe scendere in campo anche Mario Balotelli sabato a Pontida nel torneo a corredo del secondo festival dell’orgoglio migrante e antirazzista. L’attaccante della nazionale di calcio, dopo lo «scambio d’opinioni» sullo ius soli con il neo ministro dell’Interno Salvini, ha firmato due delle maglie ufficiali della kermesse: saranno l’ambito premio per i due migliori giocatori del torneo sportivo.

«Una delle parti centrali del festival, oltre ai numerosi artisti che si alterneranno sul palco, sarà il torneo di calcio antirazzista», dicono in conferenza stampa gli organizzatori. «Pensiamo che lo sport popolare, con la sua capacità di aggregazione, costruzione dal basso e solidarietà possa essere uno degli strumenti più forti per battere razzismo e discriminazioni». Come lo scorso 21 aprile, quando in migliaia tra migranti, antirazzisti e antirazziste di tutt’Italia invasero il paesino bergamasco in risposta alla discesa di Salvini a Napoli, il sindaco leghista ha deciso di chiudere il paese con un’ordinanza comunale.

Anche le scuole che saranno sede di esami di fino anno. I commercianti hanno mal digerito la decisione, così anche molti cittadini e cittadine, anche perché nell’ordinanza del sindaco Luigi Carozzi si viete la vendita di alcolici e di bevande in bottiglia di vetro e lattine dalle 8 alle 24. «Per il secondo anno consecutivo sarà una giornata di festa, di cultura, musica e sport», dice Claudio Cerutti, «abbiamo l’ambizione di diventare una tradizione e scalzare l’immaginario che vincola Pontida alla Lega. Togliere alla Lega Pontida, o almeno costruire sul quel prato una visione alternativa, allo stesso modo in cui si deve togliere il razzismo dall’Europa».

Se lo scorso anno i grandi protagonisti furono i centri sociali che raccolsero l’intuizione arrivata da Napoli e da Insurgencia, in questa seconda edizione è esplosa la dimensione territoriale. Ai centri sociali Pacì Paciana e Kascina Popolare si sono aggiunti circoli Anpi e Arci locali, Potere al Popolo Bergamo, e la dimensione territoriale di Non Una di Meno, Isrec e l’Unione Inquilini. Treni, macchine e pullman sono in arrivo da Milano, Napoli, Bologna e dal resto d’Italia. «Vogliamo che il festival possa essere al tempo stesso una vetrina e un punto di raccordo di tutte le energie positive che si pongono l’obiettivo del superamento di una società razzista e diseguale», dicono.

Il festival è totalmente gratuito e sul palco, montato in prossimità del pratone comprato dalla Lega e dove ogni anno, sempre più stancamente, il partito di Salvini realizza il suo raduno annuale, suoneranno i Terroni Uniti, Enigma, Junior Sprea, gli Arpioni, Lamin Ceesay (giovane migrante che fa musica trap), il fondatore dei Sud Sound System dj Treble e altre band locali.

Gli organizzatori chiudono la conferenza stampa ricordando che «sul palco si alterneranno numerosi interventi, dalle ong del mare, ai collettivi femministi e Lgbtq, dai combattenti italiani in Kurdistan, alla esperienze di lotta dei collettivi studenteschi, oltre ovviamente alla forte componente migrante presente alla giornata».

La seconda edizione del Festival dell’Orgoglio Migrante Antirazzista è dedicato a Soumalya Sacko, il ragazzo ammazzato a colpi di fucili alcune settimane fa «perché costruire una giornata antirazzista a Pontida significa sopratutto rompere la coltre di silenzio e indifferenza sul razzismo, la vera causa dell’assassino di Soumalya».