Sono scioccati. Chiamano chiedendo di fare qualcosa per rompere un’alleanza che proprio non riescono a capire. Da quando si è saputo che Beppe Grillo sta pensando di fare gruppo comune all’europarlamento con l’Ukip di Nigel Farage, agli uffici di Strasburgo dei Verdi europei arrivano telefonate di grillini in cerca di aiuto, attivisti che chiedono di offrire al M5S la possibilità di fare gruppo con la formazione ecologista invece che con i populisti inglesi.
Telefonano alle segreterie degli eurodeputati, ma anche direttamente ai loro cellulari e chi non riesce a trovare un numero utile invia una mail. A una di queste, scritta da un certo Ivan, nei giorni scorsi ha risposto direttamente Ska Keller, candidata dei Verdi alla presidenza della commissione europea. Che ha messo subito le cose in chiaro: «Caro Ivan», ha risposto le 32enne leader tedesca, noi siamo aperti al dialogo, «siamo a favore dell’Europa, siamo un gruppo ecologista e siamo pronti a collaborare con chi condivide i nostri principi. Ma ti devo dire che sono rimasta un po’ scioccata dall’incontro di Grillo con Farage, e molti nel nostro gruppo sono preoccupati». In sostanza, come spiega un eurodeputato, «finché Grillo continuerà con certe frequentazioni in noi non troverà nessuna sponda. Diverso il caso in cui i nuovi eletti del M5S, una volta qui, vorranno staccarsi dal gruppo con Farage. In quel caso vedremo».
La possibilità di un’alleanza con Farage continua intanto a dividere il movimento a 5 stelle nonostante Grillo faccia di tutto per farla accettare agli attivisti. L’ex comico, però, non demorde. Nei prossimi giorni, probabilmente tra il 10 o il 12 giugno, consulterà la rete sull’argomento ma nel frattempo insiste nell’opera di convincimento. Così ieri è tornato all’attacco pubblicando sul blog un video con un vecchio intervento di Farage al parlamento europeo datato 16 novembre 2011, con cui spera di vincere le resistenze anche dei più i più dubbiosi. Nell’intervento, spiega nel blog, Farage «ha accusato i burocrati europei di aver rimpiazzato il governo greco con un governo marionetta e di aver sostituito il governo Berlusconi con il governo Monti. Ha terminato il suo discorso chiedendo cosa, in nome di Dio, avesse dato loro il diritto di farlo».
Contemporaneamente respinge anche l’apertura arrivata – evidentemente a titolo personale – dalla presidente dei Verdi europei Monica Frassoni. E lo fa con toni a dir poco spicci: «5 Stelle state buoni: così parla la Frassoni» è il titolo del post in cui ricorda alcune delle critiche che la Frassoni gli ha rivolto durante la campagna elettorale: «Non mi sembra che finora il M5S abbia portato alcun contributo particolare nella soluzione di alcuna questione», diceva ad esempio la Frassoni.
A questo punito la promessa consultazione delle rete sembra più un proforma che altro anche se qualche sorpresa può sempre esserci, come già avvenuto in passato. Grillo, e con lui Casaleggio, vogliono comunque mettere a tacere il dissenso che serpeggia anche tra i neo eletti all’europarlamento. Venerdì, durante la riunione che si è tenuta negli uffici della Casaleggio associati, alcuni di loro hanno talmente insistito sul fatto che sarebbe meglio fare un gruppo con i verdi anziché con Farage da provocare la reazione stizzita del cofondatore: «Ma insomma voi siete dei 5 stelle o dei Verdi?», avrebbe chiesto a un certo punto Casaleggio. Che non deve essere stato però molto convincente, viste le dichiarazioni fatte al Mattino dall’eurodeputato Piernicola Pedicini: «I Verdi sono meglio dell’Ukip, con loro ci sono più affinità» ha spiegato il neo eletto, per il quale ovviamente va sempre sentita la rete.