Lavoro

“Federmeccanica adesso cambi la sua proposta”

“Federmeccanica adesso cambi la sua proposta”Maurizio Landini ieri nella piazza di Milano – Lapresse

Lo sciopero Le tute blu in 100 piazze italiane per il contratto: adesione al 75%. Fim, Fiom e Uilm si aspettano una convocazione dalle imprese

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 aprile 2016

Fim, Fiom e Uilm definiscono «superiore a tutte le aspettative la riuscita dello sciopero» di ieri, il primo unitario da otto anni. E ora chiedono a Federmeccanica di «cambiare la sua proposta sul salario». Quattro le ore di stop, e manifestazioni in 100 città: i cortei principali a Milano (dove ha parlato Maurizio Landini, segretario Fiom), Reggio Emilia (c’era Rocco Palombella, Uilm) e Napoli (con Marco Bentivogli, Fim), l’adesione registrata dalle tre organizzazioni è stata di oltre il 75%.

Alla Comer Industries di Reggio Emilia, l’azienda del presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi, ha scioperato il 90% dei 430 dipendenti. Il 70% si è fermato alla Ge Oil & Gas di Firenze, azienda dalla quale proviene l’attuale direttore generale dell’organizzazione datoriale dei metalmeccanici, Stefano Franchi.

Altri numeri interessanti dai diversi territori: indotto Melfi 55%; Calabria: Hitachi e Nuovo Pignone 100%; Campania: Finmeccanica di Napoli oltre 80%; Emilia Romagna: Lamborghini 89%, GD 80%, Ducati energia 70%; Friuli: Electrolux 70%; Ilva di Taranto 40%, Alcoa in Sardegna 91%.

Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, concludendo la manifestazione di Napoli ha spiegato che «i dati dell’adesione allo sciopero smentiscono le previsioni di Storchi. Serve un contratto di svolta che non lasci per strada nessuno». «Federmeccanica ci aveva lanciato una sfida: quella di oggi è la risposta più forte che potevamo dare. Già da stasera quello che devono fare gli imprenditori metalmeccanici è riaprire la trattativa e fare il contratto». E sullo «stop agli aumenti a pioggia», chiesto da Storchi, Bentivogli ha aggiunto che «finora, forse a causa del global warming, questa pioggia non si è vista».

Maurizio Landini, dal palco di Milano davanti ad Assolombarda, ha dichiarato: «Questo è il momento per il Paese di far ripartire l’economia. La riuscita dello sciopero dimostra come i metalmeccanici vogliano il rinnovo del contratto nazionale, un loro diritto. Federmeccanica deve riaprire il tavolo delle trattative, non credo voglia assumersi la responsabilità di uno scontro del quale adesso l’Italia non ha bisogno»

«Federmeccanica cambi la sua proposta contrattuale, a partire dal salario, e ci convochi al più presto al tavolo negoziale – ha concluso Rocco Palombella, parlandom davanti all’Unione industriali di Reggio Emilia. È inammissibile che i vertici degli imprenditori metalmeccanici ci propongano di dividere un milione e seicentomila addetti del settore con aumenti differenziati e paghe altrettanto differenti».
Si attende adesso una nuova convocazione al tavolo

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