Sentenze di condanna per Il Fatto Quotidiano, Il Giornale, Libero e Il Giornale d’Italia per aver diffamato Nichi Vendola ricamando, nell’autunno 2013, su un’intercettazione – lanciata dal sito del Fatto – raccontata come «Vendola che ride dei morti di tumore a Taranto». Ma l’audio era manipolato e montato su un video che provocò un vero linciaggio dell’allora presidente della Puglia. Il Tribunale di Bari ha condannato le testate e i direttori Peter Gomez, Alessandro Sallusti, Maurizio Belpietro, Francesco Storace, e altri giornalisti a risarcire Vendola. Vendola, sul manifesto dell’16 novembre ‘13, aveva spiegato la diffamazione di cui era oggetto.