Le trattative tra il governo colombiano di Manuel Santos e le Forze armate rivoluzionarie colombiane-Esercito del popolo (Farc-Ep) sono iniziate nel novembre del 2011 con una riunione esplorativa e con altri incontri alla frontiera colombiana, durati 18 mesi. Riunioni preparate dalla diplomazia di pace dell’allora presidente venezuelano Hugo Chavez, scomparso il 5 marzo del 2013.

Nel 2008, Chavez si adoperò per portare a buon fine la liberazione della colombiana Ingrid Betancourt, catturata sei anni prima dalla guerriglia. Il 18 ottobre del 2012 si installano ufficialmente i dialoghi di pace a Oslo, in Norvegia, ma la possibilità di un’intesa appare molto lontana. I negoziati iniziano formalmente il 6 novembre del 2012 all’Avana. Norvegia, Venezuela e Cile sono i paesi «accompagnanti». Tra maggio e dicembre del 2013, le parti annunciano di aver raggiunto un accordo parziale sul tema «politica di sviluppo agrario integrale», e un altro sulla partecipazione politica delle Farc, che dichiarano un cessate il fuoco unilaterale a partire dal 15 dicembre. Il 17 novembre del 2014, Santos sospende però le conversazioni dopo il sequestro del generale dell’esercito Ruben Dario Alzate, nella selva a nord-est del paese. A fine novembre, il generale viene liberato e i negoziati riprendono. Il 17 dicembre, la guerriglia annuncia un cessate il fuoco unilaterale e definitivo.

Nel 2015, governo e combattenti iniziano un’azione congiunta di sminamento delle zone di guerra. Dopo un bombardamento aereo in cui muoiono 27 guerriglieri, il 22 maggio le Farc sospendono la tregua, presto però rinnovata come gesto di buona volontà. Santos annuncia la riduzione della pressione militare. A settembre, si firma un accordo sul tema giustizia e si ratifica l’accordo delle Nazioni Unite e della Unasur. Il 19 novembre, le commissioni di Camera e Senato approvano il progetto di legge che stabilisce il meccanismo del referendum degli accordi di pace. Il 23 Santos indulta 30 guerriglieri detenuti. Il 15 dicembre i comitati delle vittime si recano all’Avana per partecipare ai dialoghi. Il 21 marzo del 2016, Obama invia all’Avana John Kerry e ratifica l’appoggio degli Stati uniti. Il 22 giugno le parti annunciano la firma del cessate il fuoco bilaterale e il 23 di agosto il raggiungimento dell’accordo. In Venezuela sono in corso trattative anche con la guerriglia guevarista dell’Eln.