La fantascienza migliore non riguarda la scienza, ma le persone. È questo il motivo per cui tra i lavori fantascientifici preferiti da Barack Obama c’è Star Trek che – dice il Presidente Usa – «in realtà non riguarda tanto la tecnologia quanto i valori e le relazioni interpersonali. La science fiction è il mezzo per promuovere un’etica umanista».
Nell’eccezionale veste di «editor» per il sito di Wired, Obama ha infatti stilato un elenco motivato dei suoi film fantascientifici preferiti, tra i quali ha grande rilievo la serie tv ideata da Gene Roddenberry che festeggia quest’anno il suo cinquantennale.

In lista c’è anche il capolavoro del 1984 di Ridley Scott, Blade Runner: «Interroga il significato dell’essere umani», dice il Presidente dell’adattamento cinematografico di Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick.
Tra i classici citati da Obama non poteva mancare 2001 Odissea nello Spazio (1968) di Stanley Kubrick, per molti addirittura il capolavoro assoluto della fantascienza. «2001 riesce a catturare la magnificenza e la vastità dell’ignoto», osserva infatti il Presidente uscente.

Ed è il «fondamentale ottimismo» di Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) a farlo finire nella lista di Obama, che apprezza la prospettiva di Steven Spielberg nei confronti degli alieni, visti come possibili amici del genere umano invece che come la tradizionale minaccia dallo spazio profondo.
Dello stesso anno è il primo indimenticabile episodio di Guerre stellari (molti anni, sequel e prequel dopo diventato Episodio 4, Una nuova speranza). Il film di George Lucas è messo in lista da Obama «perchè è divertente e ha rivoluzionato gli effetti speciali».

Tra i titoli scelti dal presidente americano c’è anche un’altra serie televisiva, ma stavolta di documentari: Cosmos dell’astronomo Carl Sagan, opera divulgativa del 1980 sui grandi misteri e segreti dell’universo che in Italia è disponibile su Netflix. «Cosmos riflette la passione di tutta una vita di Sagan, quella per lo spazio», spiega Obama.
Infine ci sono due titoli molto più recenti, a partire dal 1999 di Matrix, il film dei fratelli (ora sorelle) Wachowski, che Obama dice di aver scelto «perchè ci fa porre domande fondamentali sulla natura della realtà in cui viviamo – ed è bello da vedere».

Dell’anno scorso è invece The Martian – Sopravvissuto, secondo film di Ridley Scott citato dal presidente. La storia di un astronauta (interpretato da Matt Damon) alla deriva su marte piace al Commander in Chief perchè «mostra gli esseri umani come risolutori di problemi», la stessa qualità necessaria per essere presidenti degli Stati Uniti.