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False informazioni ai pm di Bergamo, indagato Ranieri Guerra

False informazioni ai pm di Bergamo, indagato Ranieri GuerraBergamo, il Denuncia Day per verità e giustizia per le morti durante la pandemia dello scorso luglio – LaPresse

L’inchiesta Il direttore vicario dell’Oms avrebbe mentito sul piano pandemico

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 10 aprile 2021

C’è una svolta nelle indagini che la procura di Bergamo sta svolgendo per accertare le responsabilità del disastro che ha ucciso centinaia di persone in val Seriana nella prima fase dell’epidemia da Covid-19: Ranieri Guerra, vicario dell’organizzazione mondiale della Sanità ed ex responsabile della Prevenzione italiano al ministero della Salute, è stato iscritto nel registro degli indagati.

Secondo i giudici, avrebbe rilasciato false dichiarazioni durante il suo colloquio come persona informata sui fatti del novembre scorso con Chiappani e gli altri pm di Bergamo. Guerra era stato chiamato a rispondere sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. Il numero due dell’Oms, che tra il 2014 e il 2017 era dg sanitario al dicastero sul Lungotevere Ripa, aveva garantito autovalutazioni eccellenti a Ginevra sulla capacità italiana di prevenire un’eventuale pandemia. I giudizi erano contenuti nelle risposte ai questionari che annualmente l’Oms recapita agli Stati membri. Nei giorni scorsi, infatti, il pool guidato da Chiappani ha inviato una rogatoria proprio a Ginevra per chiedere come venissero accolte valutazioni così lusinghiere da parte di Roma. Il punto focale dell’inchiesta che coinvolge Guerra resta però il mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. Che si è scoperto poi essere fermo al 2006.

L’ex funzionario dell’Oms della sede di Venezia Francesco Zambon, dimessosi a metà marzo, aveva denunciato già di aver subito pressioni via mail dai suoi superiori per postdatare il Piano: un’operazione di maquillage per «ringiovanirlo» di 10 anni e farlo sembrare aggiornato al 2016.

C’è da chiedersi, però, come mai, seppur datato 2006, quel piano non venne comunque messo in atto quando è scoppiata l’epidemia. Nonostante le indicazioni dell’Oms. Nel colloquio con i pm, Guerra aveva spiegato che il piano pandemico influenzale non aveva bisogno di aggiornamenti in quanto negli ultimi anni non si erano registrati gravi episodi epidemiologici. Le carte dell’inchiesta, però, dicono altro: sia l’Oms che l’Ue avevano dato indicazioni precise di aggiornarlo.

Appena terminata la fase 1 dell’emergenza, poi, il 14 maggio, i ricercatori dell’Oms capeggiati da Zambon pubblicano un rapporto molto critico sulla gestione della prima ondata da Covid-19 da parte del governo italiano, An unprecedented challenge Italy’s first response to Covid-19. Un dossier rimasto pubblico per sole 24 ore e fatto sparire frettolosamente dal sito, nonostante avesse il timbro di approvazione di Soumya Swaminathan, capo scienziato dell’ente.

Nonostante gli sviluppi, restano ancora molti interrogativi cui i pm di Bergamo stanno cercando di dare risposta. Mentre Guerra si smarca: «Sono stupito e amareggiato per questa situazione, non ho la più pallida idea del perché i magistrati abbiamo deciso in tal senso». Soddisfazione, invece, dall’avvocata Consuelo Locati, capo del team legali dei familiari delle vittime: «Siamo molto contenti, è la conferma che i pm stanno indagando e lo stanno facendo in modo approfondito».

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