Facebook ha perso più di 110 miliardi di dollari di valore di mercato a seguito dell’annuncio della perdita di tre milioni di utenti in Europa, da 282 a 279 milioni, dopo lo scandalo Cambridge Analytica che ha provocato la violazione di 87 milioni di profili, di cui uno in Gran Bretagna e 240 mila in Italia. La violazione dei dati è costata 16 miliardi di dollari al fondatore Mark Zuckerberg. Una perdita, in fondo, ancora modesta, dato che il suo patrimonio è stato calcolato in 87 miliardi di dollari, ora sono 70.

È uno dei più grandi cali mai registrati in un solo giorno nel valore di mercato di un’azienda. Il precedente crollo record è stato quando Intel ha perso 91 miliardi di dollari in un solo giorno nel Duemila.

«I nostri tassi di crescita dei ricavi totali continueranno a rallentare nella seconda metà del 2018 e prevediamo che i nostri tassi di crescita dei ricavi diminuiranno ancora nel terzo e nel quarto trimestre – ha detto David Wehner, Chief Financial Officer di Facebook – Guardando oltre il 2018, prevediamo che la crescita totale delle spese supererà la crescita dei ricavi nel 2019. La decisione di dare ai propri utenti più scelte sulla privacy dei dati a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica potrebbe avere un impatto sulla nostra crescita dei ricavi».