Stavolta in pericolo non è solo un quartiere popolare del Sud di Londra ma l’intera Gran Bretagna, su cui incombe la maledizione della strega Morgana, acerrima nemica di Re Artù. Il ragazzo che diventerà re, il ritorno alla regia di Joe Cornish dopo il 2011 di Attack the Block (e degli anni trascorsi a scrivere sceneggiature hollywoodiane fra cui quella del Tintin di Spielberg), racconta infatti una versione moderna della leggenda della Tavola Rotonda, nell’Inghilterra contemporanea dove un ragazzino delle scuole medie, Alex (Louis Ashbourne Serkis, figlio di Andy), trova Excalibur in un cantiere dove è caduto, spinto da dei compagni bulli.

UNA STORIA mitologica, quella di re Artù, che da sempre si adatta nei messaggi e nei contenuti allo spirito del tempo, e che Cornish dunque immagina con ironia in un’Inghilterra percorsa dall’inquietudine della Brexit e dalla divisione netta che ha causato fra gli inglesi. E lo fa ancora una volta a partire da dei ragazzi (ancora più giovani che nel suo film precedente) in grado, fra loro, di curare quelle ferite che lacerano il Paese. Ma di Attack the Block questo film non ha la comicità crudele né l’inventiva, neanche visiva, nonostante gli effetti speciali assai più costosi a disposizione.