La mattina del 18 maggio Georgia è uscita di casa per andare a fare compere: intorno a lei le strade del quartiere di Exarchia, nel centro di Atene, tornavano ad animarsi dopo la fine della quarantena stabilita dal governo greco. Di fronte alla drogheria, a pochi passi dalla Platia ton Exarchion, la piazza principale del quartiere, si è imbattuta nella Polizia e in una cinquantina di migranti, soprattutto donne e bambini, che venivano sgomberati dall’edificio occupato in cui vivevano in via Themistokleous. Per gli abitanti del quartiere come Georgia e per i migranti – principalmente siriani e congolesi – svegliati alle prime ore del mattino quella scena stava a significare che, dopo due mesi di lockdown, a Exarchia, il quartiere dell’antagonismo ateniese, tutto tornava alla normalità.

DA QUANDO IL PARTITO di centrodestra di Nea Demokratia ha vinto le elezioni la scorsa estate e si è insediato il nuovo sindaco di Atene, Kostas Bakoyannis, membro dello stesso partito e nipote dell’attuale premier Mitsotakis, le operazioni della polizia «per ripulire il quartiere e ripristinare l’ordine» si sono susseguite regolarmente a Exarchia.

«Nel dicembre scorso il ministro dell’ordine pubblico ha lanciato un ultimatum: tutti gli edifici occupati del quartiere andavano liberati», racconta Nasim in un greco impeccabile. Arrivato ad Atene dall’Afghanistan, ora lavora come interprete per gli immigrati. «La situazione è cambiata molto dal 2015: allora c’era un altro clima, la solidarietà sembrava possibile. Oggi le isole vengono utilizzate come un tappo per fermare gli arrivi sulla terraferma. Il campo di Moria, pensato per raccogliere tremila persone, oggi ne ospita più di 19 mila», racconta.

Rispetto ad altri paesi europei, la Grecia è stata colpita meno duramente dal Covid- 19. Al 28 maggio, i casi di infezione erano 2.906 e 175 i decessi -, ma il paese ospita anche alcuni dei più grandi campi profughi d’Europa: in questi mesi Ong come Medici senza frontiere hanno chiesto, inutilmente, la loro evacuazione, spiegando come «le terribili condizioni di vita negli hotspot sulle isole greche sono la tempesta perfetta per un’epidemia di Covid- 19».

Dopo lo sgombero, gli abitanti di via Themistokleou sono stati portati in questura. La sera molti di loro erano di nuovo in Plateia ton Exarchion a dormire all’addiaccio, con i bambini stesi sui sacchi della spazzatura che contenevano i loro effetti personali.

PRIMA DEGLI SGOMBERI, circa duemila immigrati vivevano negli spazi occupati di Atene, la maggior parte proprio nel celebre quartiere anarchico: alcuni di loro sono stati trasferiti nei centri di raccolta, altri si sono sparsi, fuggendo, nel resto della capitale. Oggi a Exarchia rimane un’unica grande occupazione per i migranti: Notara 26, che ne ospita circa un centinaio.

«Per il governo di Nea Demokratia questo è un territorio di conquista. Peccato che l’insicurezza che qui si respira ogni giorno non possa essere risolta con interventi simbolici», racconta Anastasia Tsoukala, docente all’università di Parigi-Saclay e abitante di Exarchia. Mentre parla è seduta ai tavolini all’aperto di un bar che affaccia sulla Platia ton Exarchion. «Prima dell’arrivo della polizia il perimetro di questa piazza era off limits: la sera non la attraversavi, a meno che non volessi comprare droga», racconta Anastasia. Ora lo spaccio ha lasciato la piazza, ma non Exarchia, e si è spostato poco più in là, sulla collina Strefi.

«I blitz della polizia rischiano di essere solo delle pagliacciate mediatiche», racconta Georgia. «Fino ad oggi la quantità più grossa di cannabis sequestrata è stata di otto grammi. Poi hanno iniziato a parlare solo di ‘microdosi’ per non scadere nel ridicolo». Un tempo Georgia lavorava in una radio, poi con la crisi ha perso il lavoro: oggi vive a Exarchia e ogni sabato partecipa alla cucina solidale dello Steki Metanaston, un centro sociale che offre gratuitamente il pranzo ai migranti ma anche a molte persone del quartiere in cerca di un pasto caldo e buona compagnia.

«IL PROBLEMA DELLA DROGA di Exarchia non è diverso da quello di altri quartieri, come il Ceramico o Glifada. Ma qui viene strumentalizzato per fini politici. Il governo vuole combattere la droga? Dico solo che uno degli uomini più vicini al premier Mitsotakis, l’armatore Evangelos Marinakis, proprietario della squadra di calcio dell’Olympiakos e di uno dei gruppi editoriali più importanti del paese, è sotto processo per traffico di droga», racconta Niko, chef dello Steki.

Il problema della droga e dell’insicurezza ha portato alcune famiglie ad allontanarsi dal quartiere. Ma lo stesso effetto stanno ottenendo anche i meccanismi del mercato immobiliare: Sotiris vive in affitto con la compagna. Un giorno alla sua porta ha citofonato una coppia di cinesi, accompagnata dalla polizia. «Ci hanno detto che il precedente proprietario aveva venduto l’immobile alla coppia, e che avevamo tre ore per liberare la casa. Siamo riusciti a ottenere qualche mese di tempo prima di fare le valigie, racconta.

In piena crisi economica, nel 2013, la Grecia ha iniziato a concedere il cosiddetto «visto d’oro, un permesso di residenza nel paese in cambio di un investimento immobiliare di almeno duecentocinquantamila euro. Molti ricchi cittadini di paesi come la Cina hanno accettato l’offerta.

IN UNA CITTÀ legata al turismo come Atene la riconversione degli edifici in alloggi turistici fa gola a molti. Airbnb per la sola Exarchia offre circa 300 appartamenti, ma anche le cosiddette «experience»: tra queste c’è un tour organizzato da alcuni ragazzi greci che si chiama «Sweet anarchy». In due ore e mezzo viene offerta una visita guidata del quartiere intervallata da soste in pasticcerie. Ai partecipanti del tour sarà capitato di passare proprio per via Themistokleou, una delle direttrici principali del quartiere, dove, alzando la testa, si vede un grande striscione bianco. Recita: «Qui gli alloggi di Airbnb prendono fuoco». In attesa della stagione estiva che forse riporterà il turismo in Grecia, beninteso. Nel frattempo, l’insegna luminosa dell’hotel Exarchion, nella piazza principale, rimane spenta.