Due soldati e due poliziotti libanesi sono stati uccisi nelle ultime ore nel nord del Libano da un attentatore che si è poi fatto saltare in aria per non essere arrestato.

Secondo quanto riferisce l’agenzia libanese Nna, l’attacco è stato compiuto da un integralista islamico, identificato come Abdel Rahman Mabsut, descritto come «psicologicamente disturbato», ex affiliato all’Isis e con precedenti penali. Secondo la ricostruzione fornita dai media locali che citano fonti della polizia di Tripoli, Abdel Rahman Mabsut ha prima lanciato una bomba assordante nei pressi di un posto di blocco dell’esercito, poi ha attaccato una pattuglia della polizia uccidendo due agenti. Quindi si è recato di fronte a una caserma e ha aperto il fuoco, uccidendo un militare. Si è poi nascosto in un edificio alla periferia della città dove è stato raggiunto dalle forze dell’ordine.

Ne è seguita una sparatoria e prima di essere catturato l’uomo si è fatto saltare in aria con una cintura esplosiva che aveva indosso. I media ricordano come l’attentatore fosse già stato fermato in precedenza dall’ufficio anti-terrorismo della polizia per i suoi legami con gli ambienti del fondamentalismo islamico. Alcuni media affermano che avesse combattuto con l’Isis in Siria. E che avesse già partecipato attentati a Tripoli nel 2014.