Qual’è la prima cosa che colpisce in un libro? Ovviamente la copertina, lo stesso si può dire a volte di un videogioco, quando sin dalle prime battute, lo stile artistico e visivo incantano.

Con Evergate succede proprio questo, è amore a prima vista, specialmente se avete avuto modo di giocare il meraviglioso Ori, a cui il titolo sviluppato da Stone Lantern Games si ispira visivamente, senza nasconderlo. Ma le similitudini si fermano qui, Evergate è infatti sia un platform che un puzzle game, un’avventura in cui dovremo superare numerosi rompicapi per risolvere il mistero legato a Ki, protagonista della storia. Ki è un’anima fanciullesca, una creatura innocente che, sul punto di reincanarsi, rimane bloccata nell’Aldilà, senza alcun ricordo che possa aiutarlo a comprendere cosa sia successo.

Per recuperare la memoria e poter ricominciare la sua nuova vita, Ki dovrà attraversare il tempo e lo spazio e recuperare pian piano i frammenti della sua vita precedente, toccando temi come vita, morte e amicizia, narrate attraverso emozionanti cinematiche disegnate a mano. Tutto il comparto visivo di Evergate è di elevata fattura, il viaggio attraverso il paradiso creato da Stone Lantern Games è costellato di morbide tinte pastello, colori vivi che donano a ogni mondo una propria identità, senza che nessuno risulti banale o ripetitivo. Una magnificenza visiva supportata da una colonna sonora d’eccezione, con musiche orchestrate e perfettamente in grado di farci entrare nella mente e nello spirito del dolce e curioso Ki.

Per procedere nel suo viaggio verso la rinascita, Ki è in grado di utilizzare un’abilità chiamata Fiamma dell’Anima, un magico raggio manovrabile liberamente che gli consente di attivare i cristalli presenti in ogni livello e utilizzarne il peculiare potere per raggiungere l’uscita, chiamata Gate. I cristalli, una volta sollecitati possono creare piattaforme, permetterci di compiere acrobazie, attivare percorsi o ponti, teletrasportarci o modificare parti dello scenario e impareremo a utilizzarne un tipo differente in ogni capitolo del gioco.

Nintendo Switch è diventato con il passare degli anni la piattaforma perfetta su cui giocare i titoli indie, grazie alla sua natura ibrida di console fissa e portatile e non fa eccezione Evergate, perfettamente a suo agio in entrambe le modalità. I livelli sono strutturati in modo da avere sott’occhio la quasi totalità dell’area esplorabile, Ki appare di dimensioni ridotte rispetto all’ambiente che lo circonda ma l’eccellente level design consente di avere in ogni momento una visione chiara di quanto accade su schermo. L’azione di gioco è perfettamente visibile anche giocando in modalità portatile, nonostante gli elementi dello scenario risultino decisamente più piccoli. L’avventura di Ki può essere affrontata in molteplici modi, la curva di difficoltà è ben bilanciata, offrendo di base una sfida impegnativa ma mai frustrante e sfide più ardue facoltative da affrontare per i giocatori esperti che attendono di misurarsi con un’impresa ardua.

Utilizzare tutti i cristalli e recuperare gli oggetti seminati negli scenari consentirà di sbloccare rari artefatti, in grado di conferirci particolari bonus per affrontare in modo più agevole il viaggio.
Evergate è una gemma con una propria identità precisa, un piccolo gioiello capace di appassionare e far sognare, un vero e proprio viaggio in un mondo onirico. Un titolo da non lasciarsi sfuggire, pronto a rimanere impresso nei ricordi e nel cuore dei giocatori.