Nove ore di preghiera contro l’aborto e la speranza nel cuore di arrivare ad un referendum abrogativo della legge 194. A Bologna arrivano i No194, estremisti cattolici convinti che la legge che permette l’interruzione volontaria di gravidanza abbia ucciso, dal 1978 ad oggi, «sei milioni di persone». Con loro potrebbero farsi vedere anche i militanti di estrema destra di Forza Nuova, definiti dagli attivisti anti aborto dei «naturali alleati». «Non so se parteciperanno alla veglia di domani, ma sono contento della nostra comunità d’intenti», ha detto il presidente del comitato No194 Pietro Guerini, lo stesso che è riuscito a definire Bologna «un’enclave nord coreana in Europa». Una battaglia per ora soprattutto comunicativa quella dei No194, che sul loro sito gongolano per il rilievo mediatico avuto in questi giorni e che hanno impostato la loro battaglia contro i diritti delle donne agitando la bandiera della libertà d’espressione.

L’annuncio della veglia antiabortista in città non è passato inosservato. Il partito democratico ha chiesto di vietare la manifestazione o quanto meno di impedire la preghiera di fronte all’ospedale Maggiore di Bologna, luogo inizialmente preso di mira dai No194. Dopo proteste e discussioni la Prefettura ha deciso di spostare gli anti abortisti in una piazza centrale di Bologna, e così i No194 si riuniranno in pieno centro, rosario in una mano e cartelli contro «il massacro dei bambini» nell’altra. E bocche cucite, visto che per tutti l’ordine è quello di non parlare con i giornalisti per «evitare strumentalizzazioni». Ad attenderli in piazza non ci saranno i democratici ma un ampio fronte guidato dalla «Favolosa Coalizione», rete di gruppi e associazioni guidata dal collettivo Smaschieramenti e dal circolo Arcigay Il Cassero. La Coalizione annuncia «pratiche gioiose, creative, comunicative e desideranti», «in difesa del diritto a interrompere una gravidanza e della possibilità per ogni donna di decidere della propria vita, per la libertà delle scelte riproduttive, sessuali, affettive di tutte e tutti». E alle 14 la Coalizione annuncia di volersi unire al corteo regionale dei migranti, che sfileranno in città «contro il razzismo istituzionale e per il permesso di soggiorno minimo europeo di due anni».

In piazza contro i No194 anche Sel, le donne del coordinamento Io Decido, i centri sociali Tpo e Làbas e le femministe del collettivo Mujeres Libres, che però annunciano di non voler stare nel percorso della Favolosa Coalizione. Piuttosto che le «frivolezze tattiche» della Coalizione, le Mujeres annunciano un tentativo di cacciata degli antiabortisti e rifiutano il pensiero che le donne siano «portatrici sane di nonviolenza». Infine c’è anche Frankie Hi-nrg. «Scopro adesso che a Bologna un gruppo di fanatici religiosi si ritroverà a pregare per l’abolizione della legge 194 – scrive il rapper su facebook – Quelle persone non pregheranno per le donne, ma perché venga abolita una legge che tutela un loro diritto»