Mentre un nuovo sondaggio rileva che il Fronte nazionale potrebbe essere il primo partito di Francia alle prossime elezioni europee (con il 23%), l’estrema destra più radicale è all’origine di varie iniziative. La più incredibile è un rumor che sta girando in questi giorni tra i genitori di allievi dell’asilo e delle elementari, diffusa tramite Sms e che in alcune scuole, qui e là in tutta la Francia, ha svuotato le aule questo lunedi’: il 20% degli allievi a Meaux, un terzo di quelli di una scuola alla periferia di Strasburgo, ma anche a Montbéliard o a Lione non sono andati a scuola perché i genitori temevano che venisse loro impartito un insegnamento della “teoria di genere”. Sms di questo tono sono stati ricevuti dai genitori: “l’Educazione nazionale insegnerà ai nostri figli che non nascono femmine o maschi come Dio ha voluto, ma che scelgono il loro divenire. Con partecipanti omosessuali e lesbiche che verranno ad imbottirgli il cervello con idee mostruose”. Altri messaggi denunciano l’introduzione di corsi di “educazione sessuale, con dimostrazioni”. Il ministro della pubblica istruzione, Vincent Peillon, ieri ha dovuto smentire e precisare: l’iniziativa “Abcd dell’eguaglianza” riguarda una sperimentazione, in parte già in corso e che sarà avviata in 600 classi (dall’ultimo anno della materna alla quinta elementare), dopo consultazione dei genitori, per trasmettere “i valori dell’eguaglianza e di rispetto tra ragazze e ragazze”, una riflessione per lottare contro gli stereotipi che persistono, a volte anche nei manuali scolastici. L’estrema destra si sta scagliando contro questa iniziativa e il presidente dell’Ump, Jean-François Copé (che è anche sindaco di Meaux) ieri ha dato ragione alla protesta, sostenendo che “la teoria di genere è preoccupante”. Il bersaglio della campagna contro l’”Abcd dell’eguaglianza” sono per il momento soprattutto famiglie di origine immigrata. Dei manifestini contro l’iniziativa sono stati diffusi in lingua turca a Strasburgo, “il bersaglio sono popolazioni che hanno difficoltà a informarsi – spiega Paul Raoult, presidente dell’associazione di genitori della scuola pubblica Fcpe – per far paura alla gente”.

L’appello via Sms a far saltare ai bambini un giorno di scuola al mese è un’idea di Farida Belghour, che benché da giovane avesse partecipato alla Marche dei beurs, è ora vicina al saggista nazionalista Alain Soral, tra l’altro “consigliere” dell’umorista Dieudonné. Un’alleanza tra differenti radicalismi di destra si è mostrata in piazza domenica scorsa a Parigi, con la manifestazione del “dies irae”, finita con scontri violenti (17mila persone secondo la polizia, 160mila per gli organizzatori). L’organizzatore principale è stato il Printemps français, il movimento più radicale contro il matrimonio gay, un’espressione dell’Action française: contro il governo che “non ascolta il popolo, bastona i contribuenti, sotterra il nostro esercito, libera i delinquenti, scombussola i nostri figli, perverte il nostro sistema scolastico, assassina la nostra identità, distrugge le famiglie”.  Cosi’, domenica, grazie a Soral i fan di Dieudonné si sono trovati a sfilare e gridare “Hollande dégage” assieme ai cattolici integralisti di Civitas, al Gud universitario, a vari gruppuscoli di estrema destra (tra cui anche i due dissolti dopo l’assassinio del giovane anti-fascista Clément Méric a Parigi nel giugno scorso) e una manciata di hooligans. Il Fronte nazionale non ha partecipato ufficialmente alla manifestazione, ma nel corteo c’era Axel Loustau, personalità vicina a Marine Le Pen. E’ la prima volta da molto tempo che l’estrema destra mobilita cosi’ fortemente in Francia ed è anche la prima volta che sono stati scanditi slogan antisemiti a viso aperto, elemento che ha contribuito a stabilire un’alleanza tra estrema destra tradizionale e i più scalmanati seguaci di Dieudonné.