Cresce la tensione a Tripoli. Violenti scontri tra le milizie islamiste, Scudo di Misurata, e i rivali di Zintan, appoggiati dall’ex militare, il golpista Khalifa Haftar, si sono svolti alle porte dell’aeroporto cittadino. In seguito, lo scalo è stato chiuso per tre giorni, a partire da domenica, proprio a causa degli scontri. 6 i morti e 25 i feriti. L’attacco allo scalo di Tripoli si è verificato nelle prime ore della mattina di domenica, quando diversi missili sono stati fatti esplodere nel perimetro dell’aeroporto. Alle esplosioni hanno fatto seguito pesanti scontri tra i due gruppi armati. Anche lo scalo di Misurata, nell’ovest del paese, ha sospeso i voli per «ragioni tecniche». E così, al momento funzionano solo due aeroporti in Libia: Al Baida e Tobruk, entrambi nell’est del paese. Eppure, dopo i recenti rapimenti di cittadini occidentali, secondo quanto deciso dal governo, gli stranieri non sono autorizzati a recarsi a Bengasi e in Cirenaica. A dirsi preoccupato per le continue violenze anche il Segretario delle Nazioni unite, Ban Ki-moon.