Prima le pene della Magistratura, ora le dimissioni a pioggia. L’inchiesta della procura di Perugia sull’esame farsa all’Università per gli Stranieri di Perugia per la cittadinanza italiana a Luis Suarez, ex attaccante del Barcellona, a settembre in trattativa con la Juventus, ha provocato un terremoto nell’ateneo perugino. Si è infatti dimessa la rettrice, Giuliana Grego Bolli, il vertice della struttura universitaria in cui si è consumato lo scandalo che vede anche la Juventus coinvolta (avrebbe ostacolato le indagini), ovvero la prova d’esame con domande recapitate in anticipo a Suarez. Le dimissioni sono state comunicate al ministro dell’Università, Gaetano Manfredi.

La rettrice dell’Università umbra è stata sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio dal Gup di Perugia. In una lettera pubblica, scrive: «È una decisione che ho preso da poche ore, con profondo rammarico e personale sofferenza, dopo due anni di gestione sfidante, ma anche proficua dell’Istituzione, che sono stata onorata di aver servito come rettore, dopo aver prima servito come docente devota e dedicata per oltre quarant’anni – ha scritto la rettrice -, le mie dimissioni di oggi vengono anticipate rispetto a quanto a già comunicato il 7 dicembre, quando la informavo di voler attendere l’esito del ricorso al Tribunale del riesame e dimettermi nel caso di conferma della sospensione dalla funzione di rettore.

La ragione della mia scelta è dettata dalla constatazione della grave crisi nella quale è precipitato negli ultimi giorni l’Ateneo e dalla conseguente urgenza di porvi immediato rimedio, senza attendere quel mese di tempo, mi dicono i miei avvocati, necessario ad avere l’esito del mio ricorso. Un mese di attesa sarebbe un tempo troppo lungo, non compatibile con la necessità di un pronto soccorso per il mio Ateneo oggi». Ma lo scandalo dell’esame farsa di Perugia ha anche alle dimissioni di Lorenzo Bocca, una delle figure chiavi dell’inchiesta: era l’esaminatore per la conoscenza della lingua italiana di Suarez. Anche lui sospeso per otto mesi (pena revocata), anche lui dimessosi prima della misura cautelare del gip di Perugia.

L’esaminatore ha sempre negato di aver fornito in anticipo le domande a Suarez. Dalle intercettazioni invece è emerso che le cinque domande recapitate via mail dall’esaminatore a Suarez sono state poi riproposte durante l’esame, come emerso da un’intercettazione ambientale.

Sempre l’esaminatore dell’Università per gli Stranieri nei giorni scorsi aveva detto che Suarez avrebbe anche meritato una sufficienza stentata all’esame (dalle intercettazioni ambientali invece è emersa la totale impreparazione del candidato) e soprattutto di non aver avuto contatti con le Juventus, raggiungendo forse le vette più alte della sua testimonianza sulla conversazione avuta con il dirigente della Juve, Fabio Paratici (posizione al vaglio dei magistrati), citata negli atti dell’inchiesta: “In realtà ho sbagliato nome e il riferimento era ad un’altra persona”..