«Considerare uomo e donna sullo stesso piano è contro natura, i due generi sono diversi per indole e costituzione fisica: le donne devono fare le madri». Parola di Recep Tayyip Erdogan, il leader turco che già nei giorni scorsi aveva riempito le cronache dei giornali riscrivendo la storia della scoperta dell’America, merito dei musulmani. Stavolta, intervenendo al vertice internazionale «Donne e giustizia» organizzato a Istanbul dalla Women and Democracy Association, il «sultano» ha esortato le mamme turche ad avere «almeno tre figli» e condannato l’aborto come «un omicidio».

Ma Erdogan non si è fermato qui. Ha sferrato un duro attacco anche al «femminismo» e alle «femministe», colpevoli di «rifiutare il concetto di maternità».

Nel Global gender gap report 2013, la Turchia è 120ma su 136 nazioni, con tassi di violenza domestica 10 volte superiori a quelli di altri paesi europei.